Possibile e Repubblica: una serie di precisazioni

Un arti­co­lo usci­to oggi su Repub­bli­ca tira in bal­lo Pos­si­bi­le ripor­tan­do una serie di infor­ma­zio­ni non vere, e che inten­dia­mo rettificare.

Il sot­to­ti­to­lo reci­ta “Si pun­ta a recu­pe­ra­re Civa­ti, pos­si­bi­le can­di­da­to sin­da­co al Comu­ne di Mila­no”. Il pez­zo pro­se­gue dicen­do che “Se non ci saran­no le pri­ma­rie, in una cit­tà in cui l’u­scen­te Giu­lia­no Pisa­pia vie­ne dal par­ti­to di Ven­do­la, la sini­stra cer­che­rà un nome da con­trap­por­re al pos­si­bi­le can­di­da­to Giu­sep­pe Sala. Per recu­pe­ra­re Pip­po Civa­ti che pro­ce­de da solo con il suo movi­men­to Pos­si­bi­le, potreb­be esse­re pro­prio il can­di­da­to uni­co del­la for­ma­zio­ne uli­vi­sta”: sba­glia­to. Pos­si­bi­le è in una fase costi­tuen­te e per que­sto non sta pren­den­do par­te a que­sto bal­let­to, e in par­ti­co­la­re Pip­po Civa­ti non “pro­ce­de da solo”, da lui è sem­pre venu­ta la pro­po­sta di espri­me­re una can­di­da­tu­ra uni­ta­ria e alter­na­ti­va: ma non una can­di­da­tu­ra uni­ta­ria e alter­na­ti­va “se non ci sono le pri­ma­rie”. C’è una dif­fe­ren­za notevole.

L’ar­ti­co­lo segna­la la pre­sen­za di un pro­ble­ma non solo a Mila­no, ma anche a Tori­no, ovvia­men­te a Caglia­ri — dove per assur­do si sta arri­van­do al para­dos­so di esse­re “trop­po di sini­stra” per pia­ce­re al Pd attua­le, è il col­mo —  e per­si­no a Roma, dove pure i fat­ti del­le ulti­me set­ti­ma­ne dovreb­be­ro aver chia­ri­to alcu­ne ambi­gui­tà: e inve­ce pare di no. Ma non sono ambi­gui­tà nostre, ecco.

La for­mu­la stes­sa di Pos­si­bi­le, fat­ta di comi­ta­ti dal bas­so e non di unio­ne a fred­do tra ceti poli­ti­ci, è sta­ta pro­po­sta a tut­ti quan­ti, così come da mag­gio abbia­mo fat­to con il per­cor­so refe­ren­da­rio. Da set­ti­ma­ne chie­dia­mo un per­cor­so auto­no­mo dal par­ti­to del­la nazio­ne nel­le cit­tà e nel­le amministrazioni.

Anche l’i­dea del­la matri­ce uli­vi­sta, piut­to­sto del­la “cosa ros­sa” da fare “alla sini­stra del Pd”, e quin­di voca­zio­nal­men­te mino­ri­ta­ria, era una pro­po­sta che esat­ta­men­te come quel­la sul­le ammi­ni­stra­ti­ve abbia­mo fat­to a Sel e agli altri sog­get­ti, sen­za peral­tro mai otte­ne­re rispo­sta. Sem­bra un po’ un gira­men­to di frit­ta­ta tira­re fuo­ri l’ar­go­men­to dopo aver­lo igno­ra­to, ma soprat­tut­to sen­za anco­ra aver chia­ri­to qua­le dovreb­be esse­re il rap­por­to con il Pd di que­sto ipo­te­ti­co sog­get­to: sen­za que­sta chia­rez­za è dif­fi­ci­le anche solo discuterne.

Di cer­to è mol­to sba­glia­to but­ta­re in que­sto cal­de­ro­ne già mol­to con­fu­so i nomi di Pro­di e Fra­sca­ro­li e le vicen­de riguar­dan­ti la cit­tà di Bolo­gna, su cui si sta facen­do un lavo­ro pre­zio­so e deli­ca­to che non dovreb­be esse­re usa­to in que­sto modo strumentale.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a