Possibile continua a fare opposizione. Lo fa con la Costituzione sotto braccio, con la corretta informazione, con la presenza fisica nei nei luoghi della protesta e della mobilitazione. Lo abbiamo fatto con l’esposto sull’Acquarius, lo abbiamo fatto chiedendo una verifica contabile alla Corte dei Conti sui costi del mancato sbarco della Diciotti, lo abbiamo fatto sostenendo la querela di Alievsky, un ragazzo rom, appellato insieme al suo popolo da Salvini “parassiti sociali”.
Lo abbiamo fatto presentando in ogni prefettura di Italia una diffida sul caso Sea Watch. Lo facciamo opponendoci al tentativo di restaurazione sulla pelle delle donne di Pillon. Lo facciamo con Antivirus svelando le fake news e opponendoci all’informazione falsa e tossica, con un’informazione corretta e documentata. Lo facciamo con un lavoro certosino sulle condizione dei lavoratori di oggi e su una campagna per il lavoro che parte oggi da Milano con Davide Serafin.
E lo facciamo depositando una denuncia l’ingresso di Matteo Salvini alla Camera dei Deputati indossando un giaccone della Polizia, vietato dai regolamenti di Camera e Senato per preservare le più alte sedi istituzionali e la libera espressione della vita democratica al loro interno”. Nonostante le nostalgie di Salvini, l’Italia non è uno Stato di Polizia. È uno Stato di Diritto. E in punta di diritto ci opponiamo. Con la Costituzione come stella polare, con le leggi e i trattati internazionali come argini, con i nostri corpi che si fanno anticorpi a chi vuole riportarci indietro di secoli e ritiene di essere il Marchese del Grillo.