E’ il 12 settembre e il candidato alla Segreteria del Partito Democratico ha accettato l’invito a confrontarsi con Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, sotto il tendone della Festa della Lega a Forlì.
Fischi, fischi e ancora fischi. Ed è giusto così, perché è giusto rivendicare con forza ciò in cui crediamo, anche di fronte a un pubblico scomodo e ostile. Perché è giusto anche lo scontro politico, e perché non è più il tempo di riappacificazioni che snaturano le nostre idee, alla ricerca di quel consenso che — chissà come mai — è sempre a destra. L’alternativa c’è. Bisogna solo avere il coraggio di costruirla. Senza il timore di sembrare troppo di sinistra, solo perché, in realtà, sono gli altri ad aver fatto numerosi passi a destra.