QUADERNI

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università. 
Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana. 
con il refe­ren­dum, si tor­ne­rà a un perio­do di 5 anni, e non di die­ci anni com’è attual­men­te, di resi­den­za lega­le in Ita­lia per la richie­sta di una per­so­na che ha cit­ta­di­nan­za extra UE. E que­sto var­rà anche per i suoi figli e figlie, come già pre­vi­sto dal­la legge. 
Pur rico­no­scen­do gli sfor­zi fat­ti e i risul­ta­ti rag­giun­ti negli anni, è impor­tan­te non dimen­ti­ca­re che l’ac­co­glien­za tem­po­ra­nea dei lavo­ra­to­ri sta­gio­na­li in dor­mi­to­ri, pale­stre, con­tai­ner dif­fi­cil­men­te si avvi­ci­na a quan­to que­ste per­so­ne imma­gi­na­no per sé stes­se e il loro futu­ro.  Viag­gia­re ogni anno tra Rosar­no e Saluz­zo, ritro­var­si in situa­zio­ni abi­ta­ti­ve insta­bi­li, dor­mi­re su bran­di­ne o sul posto di lavo­ro, non ave­re uno spa­zio per cuci­na­re, non ave­re occa­sio­ni di socia­li­tà. Que­sto tipo di vita è una scel­ta o l’u­ni­ca opzio­ne? È giu­sto che si lodi il model­lo Saluz­zo e si smet­ta di imma­gi­na­re qual­co­sa di miglio­re? Pos­sia­mo sere­na­men­te accon­ten­tar­ci che a per­de­re sia­no i lavo­ra­to­ri a bene­fi­cio del­le aziende? 
500.000 fir­me in meno di un mese, rac­col­te sul­la piat­ta­for­ma pub­bli­ca, final­men­te atti­va­ta dopo anni di atte­se, di pro­mes­se, di rin­vii. Con­ti­nua­te a fir­ma­re (sia onli­ne sia in pre­sen­za)! La rac­col­ta non si ferma! 
Voglia­mo pro­va­re a dare un qua­dro più chia­ro pos­si­bi­le riguar­do alle enor­mi dif­fe­ren­ze che si andran­no a crea­re nel­la scuo­la se doves­se esse­re mes­so in atto il decre­to che spac­che­rà l’Italia non in due, ma in venti. 
E ades­so non ci fer­mia­mo, con­ti­nuia­mo a fir­ma­re e a spie­ga­re per­ché da sem­pre ci oppo­nia­mo a ogni for­ma di auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta, a ogni rifor­ma che spac­ca il pae­se, ali­men­ta le disu­gua­glian­ze e va a toc­ca­re ambi­ti fon­da­men­ta­li del­la vita del­le persone. 
Diver­sa­men­te dal soli­to, in que­sto caso vi esor­tia­mo: rifa­te­lo a casa. Par­te­ci­pa­te, uni­te­vi alle nostre cam­pa­gne tema­ti­che, orga­niz­zia­mo momen­ti di incon­tro sui ter­ri­to­ri: un “Poli­ti­camp tasca­bi­le”, l’ho chia­ma­to sul­la scor­ta del nuo­vo rea­ding di Giu­sep­pe Civa­ti “Socia­li­smo tasca­bi­le”. Ripor­tia­mo que­sto entu­sia­smo e que­sto pia­ce­re di ascol­ta­re, sta­re insie­me e cam­bia­re le cose in tut­te le cit­tà. Noi ci sia­mo, fac­cia­mo­lo insieme!