QUADERNI

Davan­ti a un’Europa che alza bar­rie­re e mol­ti­pli­ca le pri­gio­ni per migran­ti, la rispo­sta deve esse­re un movi­men­to col­let­ti­vo, for­te e deter­mi­na­to. Come ha dimo­stra­to que­sta assem­blea, le allean­ze tra real­tà loca­li e trans­na­zio­na­li sono fon­da­men­ta­li. Pos­si­bi­le è pron­to a fare la sua par­te, met­ten­do a dispo­si­zio­ne com­pe­ten­ze, ener­gie e una rete di sup­por­to per costrui­re un’Europa fon­da­ta sul­la soli­da­rie­tà, non sui muri e sul­le prigioni. 
Pre­ten­dia­mo che Mila­no diven­ti vera­men­te soste­ni­bi­le come le capi­ta­li euro­pee che han­no fat­to un cam­bio di pas­so nel­la gestio­ne del­la cit­tà, inve­sten­do in mobi­li­tà dol­ce, rige­ne­ran­do inte­ri quar­tie­ri, aumen­tan­do le super­fi­ci a ver­de e le zone pedo­na­li rispet­to alla quo­ta di nuo­vo edificato. 
Abbia­mo il dove­re mora­le di con­tra­sta­re Putin e Trump e di con­ti­nua­re a met­te­re pres­sio­ne ai lea­der euro­pei per rag­giun­ge­re un accor­do in gra­do di sta­bi­li­re una pace dura­tu­ra. In que­sto con­te­sto è fon­da­men­ta­le apri­re spa­zi di media­zio­ne e ini­zia­re a ridur­re il livel­lo di vio­len­za, nell’attesa di rag­giun­ge­re una solu­zio­ne diplo­ma­ti­ca ade­gua­ta, che veda attor­no al tavo­lo dei nego­zia­ti anche l’Ucraina. Per­ché la solu­zio­ne si tra­du­ca in una pace dura­tu­ra, o meglio “per­pe­tua”, occor­re ritro­va­re lo slan­cio fede­ra­le degli auto­ri del Mani­fe­sto di Ven­to­te­ne per un’Europa libe­ra e unita. 
Par­tia­mo il 5 Mar­zo a Tori­no al Blah Blah con le ami­che di ADI — Asso­cia­zio­ne Dot­to­ran­di e Dot­to­ri di Ricer­ca in Ita­lia e Assem­blea Pre­ca­ria. Con­tat­ta­ci per orga­niz­za­re un dibat­ti­to nel­la tua cit­tà: scri­vi­ci a organizzazione@possibile.com
Il mini­stro del­l’A­gri­col­tu­ra Fran­ce­sco Lol­lo­bri­gi­da, cri­ti­can­do la pro­po­sta del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea di intro­dur­re avver­ten­ze sani­ta­rie sul­le eti­chet­te del­le bevan­de alco­li­che, ha oggi pro­nun­cia­to paro­le secon­do noi gra­vis­si­me e, come sem­pre in que­sti casi, pri­ve di fon­da­men­to scientifico. 
Le sole paro­le di cor­do­glio non basta­no più così come le inu­ti­li com­me­mo­ra­zio­ni se poi si tor­ne­rà alla vita uni­ver­si­ta­ria di tut­ti i gior­ni facen­do fin­ta — per l’en­ne­si­ma vol­ta — che nul­la sia successo. 
Con­ti­nuia­mo a chie­de­re che il gover­no fac­cia chia­rez­za su entram­bi gli scan­da­li: la resti­tu­zio­ne di Alma­sri e il caso di spio­nag­gio. Il corag­gio di Yam­bio nel rac­con­ta­re la sua sto­ria ci impo­ne di non resta­re in silen­zio. La sua lot­ta per la giu­sti­zia meri­ta tut­to il nostro soste­gno e la nostra attenzione. 
Che fine ha fat­to la testi­mo­nian­za di Car­mi­ne Schia­vo­ne in meri­to la pre­sen­za di fusti alta­men­te noci­vi nel sito di Bor­go Mon­tel­lo? Quan­do e chi si pren­de­rà l’o­ne­re di boni­fi­ca­re il sito? In che modo la popo­la­zio­ne loca­le rice­ve­rà sacro­san­to risar­ci­men­to per i dan­ni per­ce­pi­ti in ter­mi­ni di salute? 
Nel­la not­te del 28 gen­na­io, è mor­to di fred­do un richie­den­te asi­lo in fila davan­ti all’Ufficio Stra­nie­ri in via Pati­ni, a Roma. L’uomo era in fila dal­le 22.00 del gior­no pri­ma, ma secon­do i testi­mo­ni già alle 4.00 non era più in vita. La mor­te dell’anziano è il tra­gi­co epi­lo­go di una situa­zio­ne inde­gna di un pae­se che si vuo­le con­si­de­ra­re civile. 
Quan­do in Ita­lia leg­gi di “una piog­gia di fon­di per le Uni­ver­si­tà”, come alcu­ne testa­te han­no tito­la­to, puoi solo pen­sa­re: “Ecco l’ennesima bugia, det­ta per masche­ra­re una nuo­va rifor­ma che toglie ulte­rio­ri fon­di alla ricer­ca”. Pur­trop­po, in Ita­lia, va sem­pre così. 
È un gior­no impor­tan­te per chi come noi ha segui­to con appren­sio­ne la sua vicen­da, emble­ma del­la cri­mi­na­liz­za­zio­ne del­le per­so­ne migran­ti. Oggi May­soon può rial­za­re la testa, con­ti­nuan­do a lot­ta­re per i più debo­li come ha sem­pre fatto.