QUADERNI
Dove non si vota per le amministrative, sono state montate le plance per la comunicazione sui referendum ammessi dalla Corte Costituzionale, ma sono vuote.
Si riempiranno, forse, parzialmente con manifesti della Lega, unico soggetto che spinge sul tema, ma resta in attesa perché se venisse approvata la “Riforma Cartabia” la consultazione non si terrebbe, poiché le norme oggetto di quesito verrebbero modificate.
Il 17 maggio continua ad essere per noi una testimonianza di lotta, di coraggio e di visibilità. Perché la nostra esistenza, il nostro non nasconderci più, i nostri Pride — coi quali questa estate torneremo a riempire le città di tutta Italia — sono la più grande rivoluzione di questo tempo.
Quindi, si ripete, tutte le persone che scappano da una guerra o dalle persecuzioni o dalla morte certa per altre ragioni, devono essere accolte, però è lecito porsi una domanda, guardando il quadro generale.
Sono davvero tutti uguali?
Stiamo, come “occidente” in generale, trattando tutte e tutti nello stesso modo?
Sembra di no.
Ci vediamo a Roma, il 14 e 15 maggio, Largo Venue, con la nostra Scuola di Politica. Non abbiamo mai smesso di studiare, ma ora torniamo a farlo tutti e tutte insieme, di persona.
E allora forse è il caso di farsi la stessa domanda che si è fatto l’attuale presidente del Parco Lorenzo Bani: “ Ma se queste sono le idee dei nostri politici perché hanno messo la tutela dell’ambiente in Costituzione?”
L’unica guerra da fare è quella al riscaldamento globale, la mitigazione dei cambiamenti climatici è la grande sfida di questo secolo. Potremo vincerla soltanto evitando le distrazioni, sviluppando cultura ambientale e agendo in modo consapevole e responsabile su larghissima scala.
Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sulla proposta di direttiva che mira a rafforzare l’applicazione del principio della parità retributiva di genere attraverso la trasparenza delle retribuzioni.
In base a specifiche linee guida approvate nel 2015, i tirocini finalizzati all’inclusione sociale possono essere attivati solamente verso persone prese in carico dal servizio sociale professionale e/o dai servizi sanitari competenti.
Posto che ad oggi solo il 3% delle attivazioni riguarda soggetti con difficoltà di inclusione sociale, vi è quindi chi ha ravvisato dietro questo giro di vite una vera e propria abolizione del tirocinio extra-curriculare.