QUADERNI

Una bat­ta­glia dif­fi­ci­lis­si­ma: mol­to più dif­fi­ci­le che far la mora­le sui costu­mi degli ita­lia­ni. Ma mol­to più sostanziale. 
Pro­vo­ca­no divi­sio­ni e poi se ne ram­ma­ri­ca­no. E poi chie­do­no: per­ché non vi alleate? 
Un’ex base mili­ta­re, con il recin­to di filo spi­na­to intor­no e den­tro una festa dell’unità sen­za la festa, con 13mila metri qua­dra­ti di ten­do­ni bian­chi e con­tai­ner. Qui den­tro vivo­no 800 persone 
La situa­zio­ne di gra­ve pre­ca­rie­tà nel­la qua­le ver­sa­no innu­me­re­vo­li lavo­ra­to­ri di Poste Ita­lia­ne, s.p.a. par­te­ci­pa­ta dal Mini­ste­ro del­l’e­co­no­mia e del­le finan­ze che, tra­mi­te Cas­sa depo­si­ti e pre­sti­ti, detie­ne il 60 per cen­to del capi­ta­le socia­le dell’azienda. 
E’ una gara a comu­ni­ca­re il pri­mo inqui­si­to di gior­na­ta. Al momen­to se ne con­ta­no sei, uno ogni due gior­ni. Non male con­si­de­ra­ti i wee­kend e le par­ti­te infra­set­ti­ma­na­li del­la Nazio­na­le con i suc­ces­si­vi gior­ni di gastrite. 
La rivo­lu­zio­ne annun­cia­ta a Roma dal Movi­men­to 5 Stel­le si fer­ma a Piaz­za Navo­na. Il mer­ca­ti­no di Nata­le vede in pri­mis­si­ma linea la fami­glia Tre­di­ci­ne, che ha fat­to incet­ta dei posti dispo­ni­bi­li, nel sol­co di una con­so­li­da­ta tra­di­zio­ne capa­ce di supe­ra­re qual­sia­si polemica 
Un per­cor­so aper­to e par­te­ci­pa­to a cui pos­so­no ade­ri­re tut­ti gli inte­res­sa­ti: per que­sta ragio­ne ci tra­sfor­mia­mo in «spor­tel­lo», a vostra dispo­si­zio­ne, per cono­sce­re tut­ti i det­ta­gli, i luo­ghi e gli ora­ri, le moda­li­tà di svol­gi­men­to del­le assemblee. 
L’ar­ti­co­lo 18 è un tema poli­ti­co non tele­fo­ni­co e da solo non basta. È fon­da­men­ta­le che si ria­pra la discus­sio­ne su come il con­trat­to a tute­le cre­scen­ti assi­cu­ri che esi­sta­no tute­le vere e che il con­trat­to sia uni­co come si augu­ra­va­no i suoi ideatori 
Sia­mo vici­ni a Pao­lo, gra­ti del suo instan­ca­bi­le lavo­ro, e con­ti­nuia­mo a esse­re dal­la par­te di tut­ti i gior­na­li­sti che scri­vo­no di mafia facen­do i nomi e i cogno­mi, pren­den­do­si la respon­sa­bi­li­tà di squar­cia­re il velo di omer­tà e di sot­to­mis­sio­ne che anco­ra pur­trop­po con­ti­nua a sof­fo­ca­re inte­re zone del nostro Paese. 
Gli Sta­ti gene­ra­li di Pos­si­bi­le han­no appro­va­to a lar­ghis­si­ma mag­gio­ran­za il rego­la­men­to e il pro­sie­guo del per­cor­so del­la lista uni­ca di sini­stra, così come con­cor­da­to con gli altri sog­get­ti che han­no sot­to­scrit­to il docu­men­to di intenti.