QUADERNI

Mai come in que­sti gior­ni le basi si stan­no con­fron­tan­do, mai come in que­sti gior­ni chi par­te­ci­pa si dimen­ti­ca dei lea­der e ini­zia a par­la­re di temi, mai come in que­sti gior­ni vedo esser­si atti­va­te per­so­ne che fino ad oggi era­no rima­ste timi­da­men­te in panchina 
Anche que­st’an­no scen­de­re­mo in piaz­za al fian­co di tut­te le asso­cia­zio­ni nel­le ini­zia­ti­ve orga­niz­za­te per il Tran­sgen­der Day Of Remem­bran­ce per ricor­da­re le vit­ti­me di tran­sfo­bia e riven­di­ca­re dirit­ti e tutele 
Le por­te sono aper­tis­si­me, come nel­la nota pub­bli­ci­tà, con un’unica pre­giu­di­zia­le, che sem­bra bana­le ma i fat­ti han­no dimo­stra­to il con­tra­rio, cioè non ave­re pre­clu­sio­ni ver­so gli altri par­te­ci­pan­ti e con­di­vi­de­re il progetto. 
Dopo esse­re sta­ti più vol­te a Gori­zia, anche su invi­to e segna­la­zio­ne del loca­le comi­ta­to di Pos­si­bi­le, per moni­to­ra­re e denun­cia­re la situa­zio­ne disu­ma­na in cui ver­sa­no nume­ro­si migran­ti, pub­bli­chia­mo la let­te­ra indi­riz­za­ta da Andrea Mae­stri e con­di­vi­sa con Elly Schlein, al sin­da­co di Gori­zia e al Prefetto. 
Va tut­to bene fin­ché non si toc­ca­no gli “inte­res­si veri del Pae­se”, fin­ché riem­pir­si la boc­ca di ambien­te non com­por­ta scel­te mini­ma­men­te corag­gio­se e rial­lo­ca­zio­ne del dena­ro pub­bli­co e degli inve­sti­men­ti, e, in par­ti­co­la­re, fin­ché non scon­ten­ta loro: i signo­ri del gas e del petrolio. 
Per la pri­ma vol­ta, gra­zie alla pre­sen­za del­le Ong, abbia­mo infor­ma­zio­ni di pri­mis­si­ma mano su cosa avvie­ne nel Medi­ter­ra­neo cen­tra­le come con­se­guen­ze del­lo scia­gu­ra­to accor­do sot­to­scrit­to tra il gover­no Ita­lia­no e il Gover­no di Ricon­ci­lia­zio­ne Nazio­na­le Libico 
Cicla­men­te e con una pun­tua­li­tà dram­ma­ti­ca, rie­mer­ge la ver­go­gna ita­lia­na dei bam­bi­ni costret­ti a cre­sce­re in car­ce­re con le loro mam­me dete­nu­te. Que­sta vol­ta il faro si è riac­ce­so, pur­trop­po, per una vicen­da acca­du­ta a set­tem­bre 2017 nel peni­ten­zia­rio di Mes­si­na Gaz­zi, dove un bam­bi­no di cir­ca un anno è rima­sto intos­si­ca­to dopo aver inge­ri­to del vele­no per topi nel repar­to fem­mi­ni­le dove vive insie­me alla madre dete­nu­ta nigeriana. 
Cre­dia­mo che, a par­ti­re da Pos­si­bi­le, si deb­ba dare rap­pre­sen­tan­za alla que­stio­ne ani­ma­li­sta anche a sini­stra, con un’offerta poli­ti­ca che sap­pia coniu­ga­re l’impegno in dife­sa degli ani­ma­li e dell’ambiente a un pro­get­to di rifor­ma del­la socie­tà: le due que­stio­ni sono tutt’altro che lon­ta­ne, si spo­sa­no perfettamente. 
Al di là del tifo cal­ci­sti­co for­se la recen­te disfat­ta del­la nazio­na­le di cal­cio potreb­be esse­re una buo­na occa­sio­ne per apri­re una discus­sio­ne lea­le sul­lo sta­to di salu­te del mon­do cal­ci­sti­co in que­sti ulti­mi anni. 
Tut­te le nostre pre­oc­cu­pa­zio­ni si stan­no dimo­stran­do dram­ma­ti­ca­men­te fon­da­te. Affi­dar­si alle mili­zie libi­che è sta­to un erro­re tra­gi­co, che ha por­ta­to alla vio­la­zio­ne dei dirit­ti uma­ni. Oggi anche l’O­nu ha pre­so una posi­zio­ne net­ta, par­lan­do di ‘oltrag­gio alla coscien­za umana’