QUADERNI

La Scuo­la Pub­bli­ca Sta­ta­le è in ginoc­chio, som­mer­sa di buro­cra­zia, pri­va­ta di fon­di strut­tu­ra­li che sem­pre in mag­gio­ri quan­ti­tà ven­go­no indi­riz­za­ti alle scuo­le pri­va­te, affos­sa­ta da mec­ca­ni­smi far­ra­gi­no­si che rego­le­ran­no il reclu­ta­men­to degli insegnanti 
La cosa più scon­cer­tan­te di tut­ta l’operazione però è il ten­ta­ti­vo di ride­fi­ni­re le paro­le, ovve­ro impo­sta­re l’equazione “para­me­tri di Maa­stri­cht = bene, fiscal com­pact = male”: roba che non si vede­va dai tem­pi di Berlusconi 
Due anni fa abbia­mo ini­zia­to a dise­gna­re su un foglio bian­co la nostra orga­niz­za­zio­ne poli­ti­ca. Oggi abbia­mo matu­ra­to l’esperienza neces­sa­ria per defi­ni­re meglio le neces­si­tà che si incon­tra­no quo­ti­dia­na­men­te in una comu­ni­tà di per­so­ne che voglio fare Politica. 
Aumen­ta­no quo­ti­dia­na­men­te le iscri­zio­ni ai tavo­li che, saba­to 15 luglio, lavo­re­ran­no a una ulte­rio­re e più pre­ci­sa defi­ni­zio­ne del­le pro­po­ste che andran­no a com­por­re la ver­sio­ne defi­ni­ti­va del Manifesto. 
Di vane pro­mes­se, di man­can­za di visio­ne, di aspet­ta­ti­ve tra­di­te, di mala gestio­ne, que­sta Regio­ne ha già paga­to un prez­zo suf­fi­cien­te­men­te alto. Non som­mia­mo a que­sto cata­stro­fi­co con­to altri 5 milio­ni e 450 mila euro. 
Un Tour dei Dirit­ti attra­ver­so il qua­le ini­zia­re un viag­gio tra i ter­ri­to­ri, i comi­ta­ti e le asso­cia­zio­ni, per con­fron­tar­ci e con­tri­bui­re, tut­ti insie­me, al nostro Mani­fe­sto per tra­sfor­mar­lo in un bene comu­ne, patri­mo­nio di tut­te e tutti 
Esi­ste anche un’altra stra­da, che non ini­zia oggi e nem­me­no ieri, fat­ta di per­so­ne ed enti che lavo­ra­no da anni, sen­za decre­ti o pri­me pagi­ne, per crea­re gli anti­cor­pi di cui la nostra socie­tà ha biso­gno, pro­prio sul­la scor­ta del­la Costituzione