QUADERNI

Il pros­si­mo saba­to 13 mag­gio a Firen­ze assie­me ad Andrea Mae­stri pre­sen­te­re­mo a un ampio arco isti­tu­zio­na­le le nostre pro­po­ste sul dirit­to all’abitare. 
Nel­lo stes­so momen­to in cui Min­ni­ti annun­cia ispe­zio­ni nei cen­tri di acco­glien­za a cau­sa di pro­ble­mi di infil­tra­zio­ne mafio­sa, dal sito del Mini­ste­ro dell’Interno spa­ri­sco­no dati fon­da­men­ta­li per la tra­spa­ren­za del nostro siste­ma di accoglienza 
Sarà que­sto suf­fi­cien­te a supe­ra­re le diver­gen­ze per com­pie­re a livel­lo loca­le una pro­va gene­ra­le di quel­lo che potreb­be avve­ni­re a Ber­li­no a fine set­tem­bre dopo le ele­zio­ni poli­ti­che, ovve­ro la for­ma­zio­ne di un gover­no rosso-rosso-verde? 
Se il pro­cu­ra­to­re Zuc­ca­ro vuo­le dare sug­ge­ri­men­ti uti­li e con­cre­ti il Pro­cu­ra­to­re fareb­be bene a con­si­glia­re l’a­bo­li­zio­ne imme­dia­ta del rea­to di clan­de­sti­ni­tà che ren­de le inda­gi­ni sul traf­fi­co di esse­ri uma­ni mol­to più difficoltoso. 
Pep­pi­no Impa­sta­to non era un bal­dan­zo­so gio­va­not­to impe­gna­to nel per­cu­la­re il mafio­so di quar­tie­re e nem­me­no un aspi­ran­te uomo di spet­ta­co­lo incap­pa­to in una brut­ta sto­ria. Pep­pi­no Impa­sta­to è sta­to un pen­sa­to­re, un atti­vi­sta. In poche paro­le un politico. 
Ancor pri­ma che com­men­ta­re la deri­va popu­li­sta del legi­sla­to­re, con­vie­ne sot­to­li­near­ne la asso­lu­ta ina­de­gua­tez­za e l’incapacità nel maneg­gia­re il deli­ca­tis­si­mo stru­men­to pena­le e puni­ti­vo, con i risul­ta­ti che più che pre­oc­cu­pa­re per gli effet­ti sul siste­ma espon­go­no il Par­la­men­to al pub­bli­co ludibrio 
Cor­re­va l’anno 1954, l’anno in cui la Rai Tv ini­zia­va le tra­smis­sio­ni, Trie­ste tor­na­va ita­lia­na, la Repub­bli­ca Fede­ra­le Tede­sca entra­va nel­la NATO, l’anno in cui il festi­val di San­re­mo lan­cia­va la cele­ber­ri­ma “son tut­te bel­le le mam­me del mondo”. 
Cin­que pun­ti, pre­sen­ti nel­la mag­gior par­te dei pro­get­ti del­le diver­se sen­si­bi­li­tà del­la sini­stra e degli ambien­ta­li­sti in Ita­lia e in Euro­pa, pos­so­no costi­tui­re la base di una piat­ta­for­ma comu­ne a tut­ta la sini­stra, per governare. 
In Fran­cia è sta­to elet­to il Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca a segui­to del bal­lot­tag­gio. Una paro­la che in Ita­lia ha fat­to tan­to sospi­ra­re i nostal­gi­ci del­la leg­ge che mai fu, l’Italicum.