QUADERNI

Sca­te­na­te­vi, sca­te­nia­mo­ci. Nume­ri alla mano, in un pro­get­to di socie­tà che riguar­di l’Italia e l’Europa e il mon­do inte­ro, sapen­do che l’unica stra­da è quel­la di ave­re un pen­sie­ro genui­na­men­te pro­gres­si­sta, repub­bli­ca­no, lai­co, che abbia respi­ro, che pun­ti ai pros­si­mi anni, che sap­pia descri­ve­re un per­cor­so con­cre­to, di scel­te lim­pi­de e ine­qui­vo­ca­bi­li, che costrui­sca rela­zio­ni in Euro­pa con chi con­di­vi­de gli stes­si obiet­ti­vi. Che si basi sul­le com­pe­ten­ze, sen­za scor­cia­to­ie. In modo disin­te­res­sa­to, sen­za pote­ri e guru alle spalle. 
Il dibat­ti­to sul­le cosid­det­te “fake news” sta rag­giun­gen­do livel­li sur­rea­li. Sia­mo di fron­te a un nuo­vo bipo­la­ri­smo, nel qua­le con­ta solo esse­re con­tro le pro­po­ste osce­ne degli altri, dimen­ti­can­do le pro­prie, altret­tan­to oscene. 
Un gior­no è favo­re­vo­le all’a­bo­li­zio­ne del rea­to di immi­gra­zio­ne clan­de­sti­na, il gior­no dopo lo vuo­le man­te­ne­re. Poi cam­bia anco­ra idee. E sul­le espul­sio­ni avan­za una pro­po­sta com­ple­ta­men­te sle­ga­ta dal­la realtà. 
“La Cio­cia­ria è ter­ra di mafie” dichia­ra il Sin­da­co di Cepra­no, Mar­co Gal­li, da sem­pre in pri­ma linea con­tro la cri­mi­na­li­tà orga­niz­za­ta come ispet­to­re di Poli­zia, nel cor­so di “Cri­mi­na­li­tà orga­niz­za­ta, stru­men­ti di con­tra­sto in Cio­cia­ria”, l’iniziativa mes­sa in cam­po dai Comi­ta­ti di Pos­si­bi­le del­la pro­vin­cia di Fro­si­no­ne pro­prio nel­la biblio­te­ca comu­na­le del­la Feren­ti­no dei Bin­go e, for­se (lo diran­no le inda­gi­ni), anche dell’Area Disco incendiati. 
Arri­va­no i rin­gra­zia­men­ti anche di ONSUR, con tan­to di foto­gra­fia del­l’am­bu­lan­za finan­zia­ta gra­zie alla rac­col­ta fon­di pro­mos­sa da Pos­si­bi­le. Ma non ci fer­mia­mo, e rilan­cia­mo con due nuo­vi pro­get­ti, anche ora che i riflet­to­ri dei media non sono più pun­ta­ti sul­la Siria. 
Dob­bia­mo indi­gnar­ci, per­ché tut­ti sape­va­no tut­to. Basta acco­glien­za in emer­gen­za, basta mega­strut­tu­re. Sì a un’ac­co­glien­za dif­fu­sa, rigo­ro­sa, ren­di­con­ta­ta e che fa bene a tut­ti, sul­la base del model­lo SPRAR. 
Se sie­te una deci­na di per­so­ne con la voglia di appli­ca­re la Costi­tu­zio­ne sie­te un comi­ta­to Pos­si­bi­le. La poli­ti­ca si com­men­ta, si cri­ti­ca ma soprat­tut­to si pra­ti­ca. Pen­sa­te­ci. Noi vi aspettiamo. 
«Uno dei più impor­tan­ti e com­ples­si pro­ces­si di cor­ru­zio­ne inter­na­zio­na­le, sul paga­men­to di 197 milio­ni in Alge­ria da par­te di Sai­pem-Eni nel 2006–2010 su una com­mes­sa da 8 miliar­di, per poter esse­re cele­bra­to a Mila­no si aggrap­pe­rà a un giu­di­ce ono­ra­rio». Due pun­ti e a capo per spie­ga­re chi sia il Mr. Wolf del­la giustizia. 
Ci sia­mo sen­ti­ti dire trop­po a lun­go che “le risor­se non ci sono”, e giù con tagli all’os­so a wel­fa­re e ser­vi­zi ai cit­ta­di­ni, men­tre non si dice dove sono ed è sem­pre man­ca­ta la volon­tà poli­ti­ca di andar­le a recu­pe­ra­re. Si sti­ma che in UE ogni anno si per­da­no fino a 1000 MLD di euro di eva­sio­ne ed elu­sio­ne fisca­le: ci si pote­va­no paga­re ben 3 pia­ni Junc­ker. Anche di que­sto chie­de­re­mo con­to al Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne europea. 
A sen­tir­lo, a guar­dar­lo, a valu­tar­lo al pri­mo impat­to, Gen­ti­lo­ni non sem­bra per­so­na di destra. Eppu­re, a osser­va­re più da pres­so le poli­ti­che mes­se in cam­po fino ad ora, soprat­tut­to quel­le gesti­te dal Mini­ste­ro degli Inter­ni, sia­mo nel cam­po del­la destra pie­na: un po’ raz­zi­sta, un po’ popu­li­sta, un po’ trop­po securitaria. 
Il 29 dicem­bre Fran­co Gae­ta­no Cami­ni­ti rien­tra a casa la sera dopo il lavo­ro e vie­ne accol­to da diver­si col­pi di pisto­la men­tre sta­va par­cheg­gian­do l’au­to. Buchi sul­la fian­ca­ta, vetri pol­ve­riz­za­ti: roba da film. Lui si met­te al ripa­ro e rie­sce a scam­par­la. Cro­na­ca di una fine anno di un uomo che “non cor­re più pericolo”. 
Una for­mu­la che vuo­le sfi­da­re i per­so­na­li­smi, ovve­ro l’atteggiamento da “padro­ni di casa” con il qua­le Mas­si­mo Biton­ci e i suoi fede­lis­si­mi (che si ripre­sen­te­ran­no alle pros­si­me ele­zio­ni) han­no gesti­to la cosa pub­bli­ca nel­le sue varie espres­sio­ni. Una sfi­da alla filo­so­fia dell’uomo solo al coman­do, che mira a resti­tui­re la poli­ti­ca del­la cit­tà ai suoi cittadini. 
Ben­ve­nu­to sia chi è dispo­sto a met­te­re dav­ve­ro tra le prio­ri­tà poli­ti­che urgen­ti l’e­co­no­mia cir­co­la­re, una nuo­va stra­te­gia ener­ge­ti­ca per usci­re dal­le fos­si­li alla velo­ci­tà del­la luce, la rige­ne­ra­zio­ne ener­ge­ti­ca degli edi­fi­ci, dei quar­tie­ri, del­le cit­tà e del­le pro­du­zio­ni, una mobi­li­tà nuo­va, la chi­mi­ca ver­de, la ricon­ver­sio­ne indu­stria­le, l’a­gri­col­tu­ra sostenibile.