QUADERNI

Un Con­si­glio Comu­na­le aper­to, un’assemblea pub­bli­ca come non se vede­va­no da tem­po, con rife­ri­men­ti sto­ri­ci mol­to anti­chi, risa­len­ti al tem­po mito­lo­gi­co di Locri polis magno­gre­ca. In quel­le occa­sio­ni, se le cono­scen­ze non ci tra­di­sco­no, ci si met­te­va in gio­co in pri­ma per­so­na davan­ti all’Assemblea, che non era elet­ti­va, ma dete­ne­va lo “stra­no” pote­re di deter­mi­na­re per­si­no la vita vera, non solo poli­ti­ca, di chi chie­de­va un voto. 
È sta­to un anno in cui Pos­si­bi­le si è occu­pa­to dell’Uguaglianza, che all’inizio dell’anno ave­va­mo can­di­da­to per la cam­pa­gna elet­to­ra­le del 2016 e che lo sarà anche per il 2017 (costi­tuen­do la ragio­ne socia­le del par­ti­to, come indi­ca il sim­bo­lo). In que­sta chia­ve ci sia­mo occu­pa­ti di immi­gra­zio­ne, di pari­tà di gene­re, di pari dirit­ti, di lai­ci­tà, di lavo­ro, di par­te­ci­pa­zio­ne, di fisco. 
La stret­ta sui migran­ti arri­va chia­ris­si­ma e tro­va tut­ti d’ac­cor­do: dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co, al Movi­men­to 5 Stel­le, alla Lega Nord. Eppu­re una solu­zio­ne alter­na­ti­va esi­ste. Basta esse­re rea­li­sti­ci e non dimen­ti­ca­re l’umanità. 
Ormai più di un anno fa l’ex pre­mier Ren­zi, dal pal­co del­la Leo­pol­da, ave­va pro­mes­so una com­mis­sio­ne par­la­men­ta­re d’inchiesta sul­le ban­che. Una del­le tan­te pro­mes­se disat­te­se che ora però il nuo­vo Gover­no non può con­ti­nua­re a igno­ra­re. Di fron­te alla mano­vra più impo­nen­te degli ulti­mi decen­ni da par­te del­lo Sta­to per sal­va­re un isti­tu­to di cre­di­to in cri­si è neces­sa­rio che il par­la­men­to vigi­li su tut­ti i passaggi. 
“Pos­si­bi­le”, il par­ti­to di Giu­sep­pe Civa­ti, ritor­na all’at­tac­co per la secon­da vol­ta sul­la disca­ri­ca G4 Gine­stre­to e lo fa attra­ver­so una nuo­va inter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re rivol­ta ai Mini­stri del­l’Am­bien­te Gian­lu­ca Gal­let­ti e del­la Salu­te Bea­tri­ce Lorenzin. 
Per riper­cor­re­re que­sto lun­ghis­si­mo anno insie­me (sono 856 le pub­bli­ca­zio­ni sul sito di Pos­si­bi­le) abbia­mo sele­zio­na­to i die­ci post più let­ti del 2016. Buo­na ri-lettura! 
In nes­su­na del­le tan­te occa­sio­ni di con­fron­to è sta­ta pre­sen­te l’ombra del sospet­to nell’operato di Luca­no. Una per­so­na così è quel­la che è, non ci pare­va e non ci pare pos­si­bi­le che un oriz­zon­te vasto come quel­lo pro­po­sto dal Sin­da­co di Ria­ce potes­se con­te­ne­re le indu­strie inqui­nan­ti del­la cor­ru­zio­ne, del malaf­fa­re, del­la com­bi­ne ammi­ni­stra­ti­va. Bas­sez­ze e siste­mi di lucro com­ple­ta­men­te assen­ti nel siste­ma di vita e nel­la pro­ie­zio­ne dell’immagine di Dome­ni­co Lucano. 
«La situa­zio­ne nel­la zona indu­stria­le di San Fer­di­nan­do è dram­ma­ti­ca. Ad oggi sono cir­ca 2mila i lavo­ra­to­ri accam­pa­ti in con­di­zio­ni disa­stro­se tra la ten­do­po­li e la fab­bri­ca occu­pa­ta. Sia­mo tor­na­ti indie­tro di anni», denun­cia MEDU. I ritar­di del­la poli­ti­ca sono, anco­ra una vol­ta, intollerabili. 
Ciò che ser­ve è una vera libe­ra­liz­za­zio­ne dal bas­so, che con­sen­ta ai cit­ta­di­ni d’or­ga­niz­zar­si, sem­pre dal bas­so, e di pro­dur­re, gesti­re e con­su­ma­re la pro­pria ener­gia. Oltre­tut­to rispar­mian­do. Man­ca poi una visio­ne poli­ti­ca che par­ten­do dal­l’e­ner­gia pas­si, poi, alla mobi­li­tà, ai ser­vi­zi, al wel­fa­re, al lavo­ro. Pro­du­cen­do valo­re dai cit­ta­di­ni, ver­so i cit­ta­di­ni e per i cittadini. 
Anche Debo­ra Ser­rac­chia­ni invo­ca i rim­pa­tri come stru­men­to per garan­ti­re mag­gio­re sicu­rez­za nel nostro Pae­se, asso­cian­do anco­ra una vol­ta sicu­rez­za e cit­ta­di­nan­za, e pro­po­nen­do una solu­zio­ne tan­to inu­ma­na quan­to irrealistica. 
Visi­ta­re Ama­tri­ce e gli abi­tan­ti dei luo­ghi mag­gior­men­te col­pi­ti dal ter­re­mo­to del­lo scor­so ago­sto ci ha dato la pos­si­bi­li­tà di ascol­ta­re e capi­re da loro qua­li sono i pro­ble­mi e le urgen­ze che le isti­tu­zio­ni devo­no impe­gnar­si imme­dia­ta­men­te a risol­ve­re. Sen­za reto­ri­ca e sen­za fare pas­se­rel­le, accom­pa­gnan­do il sin­da­co di Ama­tri­ce, è emer­sa la neces­si­tà di inter­ve­ni­re su alcu­ni fron­ti e con­vo­glia­re le risor­se su pro­get­ti specifici.