QUADERNI

La cate­go­ria dei “rifu­gia­ti ambien­ta­li” gene­ra l’i­ro­nia di mol­ti, eppu­re ne par­la­va John Stein­beck già ottan­t’an­ni fa, rife­ren­do­si alle per­so­ne che, a cau­sa del­le tem­pe­ste di sab­bia, ave­va­no dovu­to abban­do­na­re i cam­pi degli Sta­ti cen­tra­li per recar­si in California. 
Arri­va­no i rin­gra­zia­men­ti da par­te di ONSUR e di Medi­ter­ra­nean Hope per i pri­mi due pro­get­ti finan­zia­ti gra­zie alle dona­zio­ni rac­col­te da Pos­si­bi­le. Come sape­te, abbia­mo deci­so di non fer­mar­ci qui, ma di rilan­cia­re con due nuo­vi pro­get­ti! Par­te­ci­pa­te anche voi. 
Esi­sto­no già pro­get­ti che si muo­vo­no in que­sto sen­so: se ne occu­pa l’Unicef, pri­ma di tut­ti, attra­ver­so la pro­mo­zio­ne del­le “Cit­tà ami­che del­le bam­bi­ne e dei bam­bi­ni”. Il ten­ta­ti­vo è quel­lo, costan­te, di ren­de­re con­cre­ta la Con­ven­zio­ne Onu del 1989 sui dirit­ti dell’infanzia, che rap­pre­sen­ta anco­ra oggi la sfi­da degli Sta­ti e degli enti loca­li a rico­no­sce­re i bam­bi­ni non solo come ogget­to di tute­la e assi­sten­za ma anche come sog­get­to di dirit­to, e quin­di tito­la­re di dirit­ti in pri­ma per­so­na: civi­li, poli­ti­ci, eco­no­mi­ci, socia­li e culturali. 
Sono cre­sciu­to con la per­du­ran­te sen­sa­zio­ne che mi voles­se­ro con­vin­ce­re che l’an­ni­chil­men­to fos­se il modo miglio­re per sta­re tran­quil­li: l’i­na­zio­ne come pro­te­zio­ne natu­ra­le per la sere­ni­tà nostra, dei nostri figli, del­la nostra fami­glia e del­le nostre posizioni. 
Abbia­mo rispol­ve­ra­to per voi un clas­si­co del gene­re, adat­tan­do­lo alle cir­co­stan­ze poli­ti­che del momen­to. Nasce così Sme­mo­ry (copy­left di Pos­si­bi­le)! Il gio­co che eser­ci­ta la memo­ria met­ten­do a con­fron­to le dichia­ra­zio­ni dei nostri poli­ti­ci con le con­se­guen­ti azio­ni che han­no (non) praticato. 
Una pano­ra­mi­ca sul lavo­ro nei super­mer­ca­ti, visto dal­l’in­ter­no. Un tema par­ti­co­lar­men­te impor­tan­te, dove si insi­nua facil­men­te lo sfrut­ta­men­to lavo­ra­ti­vo, soprat­tut­to a ridos­so del­le festività. 
Mai come pri­ma nel­la sto­ria del secon­do nove­cen­to il Sud è sta­to tenu­to così distan­te dal Nord. Una distan­za che aumen­ta anno dopo anno e che ci con­se­gna la foto­gra­fia di una Ita­lia fer­ma a due velo­ci­tà: un Nord sta­ti­co e un Sud in dina­mi­ca negativa. 
Data la man­can­za di col­la­bo­ra­zio­ne del­la Tuni­sia, né Ita­lia né Ger­ma­nia sono riu­sci­te a espel­le­re Amri. Ora Gril­lo dice un’ov­vie­tà, ma sca­den­do nel popu­li­smo secon­do il qua­le dovrem­mo pro­teg­ger­ci dal­le migrazioni. 
Con la cam­pa­gna #SaveA­lep­po abbia­mo finan­zia­to i pri­mi due pro­get­ti, di cui dia­mo ren­di­con­ta­zio­ne. La nostra cam­pa­gna pro­se­gue, per garan­ti­re acqua sicu­ra e puli­ta a un orfa­no­tro­fio e pac­chi ali­men­ta­ri a cen­to fami­glie. Par­te­ci­pa anche tu! 
Abbia­mo ritro­va­to un’unità che da tem­po non ave­va­mo più, per­ché lot­ta­va­mo per moti­vi dif­fe­ren­ti, aven­do diver­se neces­si­tà, per­ché l’azienda ha sem­pre appli­ca­to con suc­ces­so la stra­te­gia del divi­de et impe­ra, per­ché noi lavo­ra­to­ri ci sia­mo disa­bi­tua­ti a lot­ta­re, ma in que­sto momen­to sia­mo uni­ti da una comu­ne rab­bia, dal­la dife­sa del­la digni­tà del nostro lavoro. 
Nean­che le favo­le sono più quel­le di una vol­ta. Quel Bab­bo Nata­le che scen­de dal cami­no per por­ta­re doni ai bim­bi buo­ni può met­ter­si in sof­fit­ta. Oggi, in Cala­bria, è arri­va­to su un pull­man par­ti­to da Saler­no e diret­to al Castel­lo di Alta­fiu­ma­ra a Vil­la S.Giovanni per pre­sen­ta­re il “pac­co” sen­za fioc­co: l’inaugurazione del­la famo­sis­si­ma Saler­no-Reg­gio Calabria. 
In Colo­ra­do, che nel 2014 ha con­sen­ti­to l’acquisto di deter­mi­na­ti quan­ti­ta­ti­vi di can­na­bis per chi ha più di 21 anni, la per­cen­tua­le di gio­va­ni com­pre­si tra i 12 e i 17 anni che han­no fat­to uso di can­na­bis è dimi­nui­ta, pas­san­do dal 20,81% del 2013/2014 al 18,35% del 2014/2015. Una dimi­nu­zio­ne pari a 12 pun­ti percentuali. 
Nel­le scor­se ore il respon­sa­bi­le Eco­no­mia del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, Filip­po Tad­dei, è inter­ve­nu­to su un tema che — final­men­te! Lo denun­cia­mo da mesi — è entra­to nel dibat­ti­to pub­bli­co, e cioè lo sfrut­ta­men­to a mez­zo vou­cher. Vedia­mo, paro­la per paro­la, quan­do c’è di vero. 
Bep­pe Sala non ha sapu­to del­l’in­da­gi­ne a suo cari­co dai gior­na­li sem­pli­ce­men­te per­ché il suo avvo­ca­to d’uf­fi­cio, Lua­na Bat­ti­sta, non ha aper­to la mail in cui la Pro­cu­ra le comu­ni­ca­va la pro­ro­ga del­le inda­gi­ni come è con­sue­tu­di­ne per tut­ti gli inda­ga­ti (eh, sì, anche i sindaci). 
L’ar­re­sto di Raf­fae­le Mar­ra è sol­tan­to l’ul­ti­mo epi­so­dio di una serie di vicen­de giu­di­zia­rie che, con fre­quen­za sem­pre cre­scen­te, coin­vol­go­no impor­tan­ti set­to­ri del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne pub­bli­ca e che ad esem­pio — per non allon­ta­nar­si mol­to da Roma — han­no visto pro­ta­go­ni­sti di inchie­ste sui rifiu­ti o sugli appal­ti di “Mafia Capi­ta­le” diri­gen­ti che rico­pri­va­no ruo­li di impor­tan­za ana­lo­ga a quel­lo di Marra.