QUADERNI
I paesi europei percorrono con sempre maggiore convinzione la strada di accordi “amministrativi” con paesi di provenienza e di transito dei richiedenti asilo, per bloccarli e respingerli. Il diritto internazionale dice però altro. Tutto nel nono numero della newsletter di Nessun Paese è un’isola.
Del grande Piano contro la Povertà presentato in pompa magna lo scorso Luglio da Renzi e Poletti non c’è neanche un comma nella attuale versione della Legge di Bilancio.
Eliminiamo il Senato, ma il Senato rimane. I Senatori non saranno più eletti direttamente dai cittadini, però saranno eletti dai cittadini. A voi sembrano delle contraddizioni, ma non è così nel fantastico mondo del Partito Democratico, di Matteo Renzi, del senatore Chiti e dell’onorevole Cuperlo.
Ora è al voto, con la fiducia, il cosiddetto decreto fiscale, nel quale non vi è traccia della decontribuzione totale per il Sud annunciata da Renzi. Così come non ce n’è traccia nella legge di Bilancio.
La ministra spiega che se vince il Sì, dopo l’elegante riferimento ai malati di tumore della ministra Boschi, sarà soprattutto chi è malato di diabete a ottenere i maggiori benefici.
Da Ravenna, sabato 12 novembre è partito il Vin Brûlé Constitution Tour che in 12 tappe girerà in lungo e in largo le piazze della Romagna: una formula casereccia e moderatamente alcolica per incontrare le persone e parlare delle mille ragioni del NO.
Giuseppe Civati, intervistato da Fanpage.it, smonta sette ragioni del Sì al referendum costituzionale.
Michele Ainis, stimatissimo costituzionalista (lo stimo molto, davvero, anche personalmente), ci offre su Repubblica di oggi una riflessione riguardante la triangolazione tra stato di diritto, immigrazione e sicurezza. Il punto di partenza è quello che definisce “un fiume in piena”, e cioè l’arrivo di cittadini stranieri che sarebbe decuplicato negli ultimi 25 anni. Il dato ha un suo fondamento, ma apre a due enormi osservazioni.
Ciò che ha accomunato tutti i governi di passaggio che abbiamo visto in questi anni è però un dato: la scarsissima propensione per intervenire in modo deciso e coraggioso sulle politiche relative all’ambiente, al clima, alla sostenibilità.