QUADERNI
Ieri Beppe Grillo, prevedibilmente e pur con qualche distinguo, ha rivendicato di essere in sostanza il Donald Trump italiano, il che fa di Matteo Renzi la nostra Hillary Clinton: è una verità di per sé stessa evidente, come direbbe Thomas Jefferson.
L’Italia ha bisogno di risposte diverse. Qualunque sia l’esito del referendum del 4 dicembre questo nostro viaggio RiCostituente attraverso l’Italia non terminerà.
Su una parte di lavoratrici permangono problemi formali che ne decreterebbero l’esclusione dal programma Opzione donna, nonostante il programma sia un capitolo della previdenza molto apprezzato dalle lavoratrici e nonostante con la Legge di Stabilità 2016 siano state superate alcune criticità.
Premessa: non faccio l’esperto di elezioni americane — come altri, che ne scrivono da mesi, sapendola lunghissima — e speravo ovviamente vincesse l’altra candidata.
Molte associazioni tra cui GreenItalia e Legambiente contestano l’uso della tecnica airgun perché “il fortissimo rumore può provocare danni ed alterazioni comportamentali, talvolta letali, in specie marine assai diverse, in particolare per i cetacei, fino a chilometri di distanza”.
In base a quale norma della riforma costituzionale la ministra Boschi dice che solo se vince il Sì tutti avranno diritto agli stessi farmaci? La questione ci interessa e preoccupa perché per la tutela della salute serve particolare rispetto (come per quella della Costituzione, del resto).
Chiede semplicemente all’Assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera che venga attuata una mozione approvata all’unanimità, nel 2011 al Comune di Milano e nel 2013 in Regione Lombardia, per mettere la persona del detenuto, la sua salute e la salubrità degli ambienti in cui vive, al centro delle ispezioni semestrali da parte delle ASL nelle carceri lombarde, previste dalla Legge 354/75.
Scalfarotto, sottosegretario, mette nero su bianco che quel che ha firmato Gianni Cuperlo non vale niente, che non è detto che venga votato perché al senato la maggioranza è risicata e che non è neppure detto che (come era accaduto in sede di approvazione della legge elettorale) sulla questione venga posta la fiducia.
In una fase di improvvisazione e di slogan, le caratteristiche che dovrebbe avere un partito moderno sono due: la competenza data dallo studio e dall’approfondimento e la concretezza.
Dentro la ‘riforma’, dentro la politica, dentro la realtà, dentro la Costituzione. Ci vediamo a Bologna, il 19 novembre, all’Estragon.