QUADERNI
Il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, è ormai quasi quotidianamente intervistato da riviste e quotidiani poiché è diventato di fatto una delle poche voci contrarie alla legalizzazione della cannabis (se si eccettuano i soliti Giovanardi, Gasparri, Lupi, eccetera, che però non hanno l’autorevolezza del procuratore sul tema), proposta che, come in molti sapete, è in discussione nel nostro Parlamento.
Il provvedimento, parziale e non soddisfacente, è bloccato al Senato. Eppure #bastaunsì anche per la cittadinanza: il sì di Verdini, Alfano e compagni della destra di governo.
Invece di cercare “fallimenti” negli altri e invece di esultare per il fatto che non ci siano firme sufficienti per promuovere il referendum sulla buona scuola, il Pd farebbe meglio a guardare ai propri fallimenti. Basta leggere i giornali o ascoltare i racconti di quanti ogni giorno, alunni e insegnanti, pagano sulla propria pelle il disastro della “buona scuola”.
La senatrice Puglisi, responsabile “Scuola” del PD, esulta per il mancato raggiungimento delle firme per il referendum sulla “Buona scuola”. 504.387 sono, però, quelle valide raccolte dal PD per il referendum costituzionale che vorrebbe innalzare la soglia.
Il miglior attentato per chi si oppone alla criminalità organizzata è l’isolamento e la delegittimazione e il primo modo per combatterli è che se ne parli ovunque, come già diceva Paolo Borsellino.
Possibile sostiene la proposta di Gianfranco Pasquino, Andrea Pertici, Maurizio Viroli e Roberto Zaccaria per un progetto di revisione costituzionale puntuale, razionale e condiviso. Rispetto a questa proposta siamo aperti alla condivisione degli altri soggetti politici e sociali che stanno lavorando a un testo analogo: il lavoro del comitato presieduto da Guido Calvi, innanzitutto, che si muove nella stessa direzione.
Il servizio sulla #cannabislegale delle Iene di qualche giorno fa ha destato scandalo nella destra proibizionista, che lo ha commentato con la consueta carenza di ironia compensata da una traboccante ipocrisia.
A Roma i comitati di Possibile hanno unito le energie per mettere al centro la questione referendaria: da questa settimana, saremo nel centralissimo Largo di Torre Argentina con il nostro Banchetto RiCostituente ogni giovedì dalle 16 alle 20.
La “Buona scuola” si sta rivelando un fallimento totale. Esistono poi situazioni ancora più drammatiche e di una in particolare vogliamo parlarvi oggi attraverso una lettera che hanno scritto i ragazzi del Liceo Artistico a Musicale di Cagliari.
Siamo al fianco dei volontari e dei migranti del Baobab fin dal primo giorno. Dall’inizio di questa esperienza di accoglienza che è stata apprezzata in tutta Europa. Per questo oggi ci è sembrato naturale essere al loro fianco anche in piazza per sostenere le ragioni di chi sta affrontando un’emergenza senza il supporto di alcuna istituzione. Gli sgomberi non sono una soluzione, soprattutto in una fase di emergenza. Ci sarebbe piaciuto vedere anche la Raggi stringere la mano a questi ragazzi. Così non è stato.
Le nostre domande sono ancora tutte lì. A renderle ancor più urgenti è arrivata forte l’attenzione di alcuni media, in particolare di quelli che da sempre prestano particolare interesse alle “relazioni pericolose” che coltiva il nostro Paese.
Sono armi italiane quelle che stanno ammazzando civili in Yemen? A seguito della visita della Ministra Pinotti al governo saudita, avvenuta nei primi giorni di ottobre, torniamo a chiedere chiarezza con ancor più forza.
Lo sciopero dei lavoratori di Foodora insegna tantissime cose: troppo spesso dietro alla retorica “smart” si nascondono diritti e tutele cancellati.
Per ogni domanda e per ogni slogan sulla riforma costituzionale abbiamo preparato una risposta puntuale. E per ulteriori domande scrivi a info@iovoto.no oppure su twitter con l’hashtag #chiediapossibile