QUADERNI

Il fat­to è che quan­do una mag­gio­ran­za par­la­men­ta­re vuo­le appro­va­re una leg­ge lo fa. Spe­di­ta. Ricor­da­te il lodo Alfa­no? Appro­va­to in un mese; il Por­cel­lum? In meno di tre mesi; la “buo­na scuo­la” in que­sta legi­sla­tu­ra è anda­ta velo­ce velo­ce: pre­sen­ta­ta a fine mar­zo del 2015, nel luglio del­lo stes­so anno era già legge. 
Sesto appun­ta­men­to con la new­slet­ter di “Nes­sun Pae­se è un’i­so­la”, il libro/campagna sul­l’ac­co­glien­za che fun­zio­na, a bre­vis­si­mo nel­le libre­rie. Oggi par­lia­mo del con­tri­bu­to dei cit­ta­di­ni stra­nie­ri alla nostra eco­no­mia, dei rim­pa­tri di cit­ta­di­ni Afgha­ni volu­ti dagli Sta­ti euro­pei, di cose brut­te che suc­ce­do­no alla fron­tie­ra. Come sem­pre, bad news e good news. E un con­te­nu­to speciale. 
Pri­ma han­no sban­die­ra­to un accor­do con i sin­da­ca­ti ai quat­tro ven­ti facen­do pro­pa­gan­da per gior­ni. Poi arri­va la smen­ti­ta con l’a­pe social che sale da 20 a 30 anni di con­tri­bu­ti e con i sin­da­ca­ti che denun­cia­no addi­rit­tu­ra di non aver potu­to visio­na­re i testi per capi­re come si arti­co­la­no nel­la mano­vra di bilan­cio le risor­se per le pensioni. 
Sia­mo di fron­te a una for­za­tu­ra rego­la­men­ta­re che pare esse­re il frut­to di una pres­sio­ne del PD che così mira a sta­bi­liz­za­re il soste­gno al Gover­no del sena­to­re Ver­di­ni e dei depu­ta­ti che al mede­si­mo fan­no poli­ti­ca­men­te riferimento. 
La leg­ge 185/1990 vie­ta l’e­spor­ta­zio­ne di armi ver­so pae­si in con­flit­to: for­se il gover­no non è al cor­ren­te dei bom­bar­da­men­ti con cui da mesi l’A­ra­bia Sau­di­ta col­pi­sce lo Yemen? 
Il pro­cu­ra­to­re di Catan­za­ro, Nico­la Grat­te­ri, è ormai qua­si quo­ti­dia­na­men­te inter­vi­sta­to da rivi­ste e quo­ti­dia­ni poi­ché è diven­ta­to di fat­to una del­le poche voci con­tra­rie alla lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis (se si eccet­tua­no i soli­ti Gio­va­nar­di, Gaspar­ri, Lupi, ecce­te­ra, che però non han­no l’autorevolezza del pro­cu­ra­to­re sul tema), pro­po­sta che, come in mol­ti sape­te, è in discus­sio­ne nel nostro Parlamento. 
Inve­ce di cer­ca­re “fal­li­men­ti” negli altri e inve­ce di esul­ta­re per il fat­to che non ci sia­no fir­me suf­fi­cien­ti per pro­muo­ve­re il refe­ren­dum sul­la buo­na scuo­la, il Pd fareb­be meglio a guar­da­re ai pro­pri fal­li­men­ti. Basta leg­ge­re i gior­na­li o ascol­ta­re i rac­con­ti di quan­ti ogni gior­no, alun­ni e inse­gnan­ti, paga­no sul­la pro­pria pel­le il disa­stro del­la “buo­na scuola”. 
La sena­tri­ce Pugli­si, respon­sa­bi­le “Scuo­la” del PD, esul­ta per il man­ca­to rag­giun­gi­men­to del­le fir­me per il refe­ren­dum sul­la “Buo­na scuo­la”. 504.387 sono, però, quel­le vali­de rac­col­te dal PD per il refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le che vor­reb­be innal­za­re la soglia.