QUADERNI

L’a­ve­va­mo intui­to subi­to ma ora è docu­men­ta­to: non si trat­ta sol­tan­to di “bol­let­te paz­ze” ma di una gestio­ne sostan­zial­men­te pri­va­ti­sti­ca del­l’ac­qua da par­te di una socie­tà “in hou­se” che ope­ra come se aves­se un appal­to remu­ne­ra­to “a piè di lista”, sen­za respon­sa­bi­li­tà e rischio d’im­pre­sa, accol­lan­do ai cit­ta­di­ni-uten­ti mag­gio­ri costi ille­git­ti­mi e ingiustificati. 
Vivia­mo in una Pae­se dove una Mini­stra si inven­ta un “Fer­ti­li­ty day” ma non rie­sce a pro­nun­cia­re il ter­mi­ne “edu­ca­zio­ne ses­sua­le”, dove i con­sul­to­ri ven­go­no sman­tel­la­ti, dove L’A­gen­zia ita­lia­na del far­ma­co por­ta in fascia C, quin­di a paga­men­to, le poche pil­lo­le anti­con­ce­zio­na­li rima­ste in fascia A. 
Voglia­mo rap­pre­sen­ta­re una cul­tu­ra diver­sa. Pre­fe­ria­mo par­la­re di dirit­ti da rico­no­sce­re, a tut­ti, sem­pre. Non di con­ces­sio­ni, che pos­so­no capi­ta­re a que­sto o quel­lo sul­la base di una casua­li­tà che sareb­be pura se non fos­se elettoralistica. 
Dal Naza­re­no non un rigo, nes­su­na pre­sa di distan­za né un tweet per com­men­ta­re il nuo­vo spot del pre­mier che si genu­flet­te al cospet­to di Impregilo. 
I vou­cher son la nuo­va fron­tie­ra del pre­ca­ria­to. I nuo­vi dati che abbia­mo rac­col­to descri­vo­no una situa­zio­ne sem­pre più pre­oc­cu­pan­te, men­tre il gover­no tentenna. 
Anche gli ita­lia­ni tem­po­ra­nea­men­te all’estero per alme­no tre mesi per moti­vi di lavo­ro, stu­dio o cure medi­che, e chi vive con loro, pos­so­no eser­ci­ta­re il dirit­to al voto per posta. 
«Voi por­ta­te le car­te, che è tut­to già appa­rec­chia­to», sem­bra qua­si dire Ren­zi in un deli­rio di onni­po­ten­za e disprez­zo del­le isti­tu­zio­ni che diven­ta disprez­zo dei cit­ta­di­ni. Chi deci­de la poli­ti­ca infra­strut­tu­ra­le del Paese? 
Andrea Per­ti­ci, tra gli ispi­ra­to­ri del­le pro­po­ste di rifor­ma costi­tu­zio­na­le soste­nu­te da Pos­si­bi­le, ha scel­to la stra­da meno bat­tu­ta eppu­re così anti­ca. Un’iniziativa alla vol­ta, un dibat­ti­to alla vol­ta. L’incontro di per­so­na, per­so­nal­men­te: una mobi­li­ta­zio­ne silenziosa. 
In pri­ma sera­ta, in un pano­ra­ma tele­vi­si­vo occu­pa­to dai ser­vet­ti e dagli urla­to­ri, abbia­mo spie­ga­to le nostre ragio­ni del no, abbia­mo illu­stra­to le nostre pro­po­ste per l’altro “Sì” che ci sta ter­ri­bil­men­te a cuo­re, abbia­mo discus­so nel meri­to e di fron­te al ren­zi­smo da discount di Nar­del­la, un con­fu­so mini­stro Gal­let­ti e un Bru­net­ta nel ruo­lo dell’amante tra­di­ta noi abbia­mo par­la­to di Costi­tu­zio­ne, rap­pre­sen­tan­za, com­pe­ten­ze e pro­ces­si demo­cra­ti­ci. Abbia­mo par­la­to di poli­ti­ca, pen­sa te. 
Da una par­te chi con­di­vi­de un trat­to di stra­da e per ragio­ni diver­se. Dal­l’al­tro una comi­ti­va di per­so­ne che viag­gia ver­so una desti­na­zio­ne scel­ta di comu­ne accor­do e con entu­sia­smo, su un tre­no che loro stes­si han­no pro­get­ta­to, che viag­gia su bina­ri che loro stes­si han­no posato. 
Gra­zie a que­sta Call e alle vostre rispo­ste, nes­su­na esclu­sa, ci sia­mo resi con­to anco­ra una vol­ta che abbia­mo un patri­mo­nio uma­no straor­di­na­rio di com­pe­ten­ze in Pos­si­bi­le e che que­sto costi­tui­sce un poten­zia­le immen­so per le nostre attività 
Quat­tro­mi­la per­so­ne sono venu­te a fir­ma­re ai ban­chet­ti che Pos­si­bi­le, insie­me ad altre for­ze poli­ti­che, ha orga­niz­za­to nel­la cit­tà di Fano. La ragio­ne era sem­pli­ce: par­te­ci­pa­re a una scel­ta poli­ti­ca a tute­la del dirit­to alla salu­te del­la col­let­ti­vi­tà. Un esem­pio di demo­cra­zia e di cittadinanza. 
Il pre­mier ha fis­sa­to un palet­to sul­le modi­fi­che del­l’I­ta­li­cum: il bal­lot­tag­gio non si toc­ca. E quin­di non si toc­ca il pre­mio di mag­gio­ran­za del tut­to irra­gio­ne­vo­le che asse­gne­rà, il cuo­re del­la legge.