QUADERNI
Recentemente la questione dell’emergenza profughi alla stazione di San Giovanni a Como, ad un tiro di schioppo dal confine svizzero è arrivata sui media nazionali. Ma qual è esattamente la situazione dei profughi accampati nel parco presso la stazione?
Stiamo assistendo, nella canicola agosta, a una pagina nera, nerissima: altro non è che apartheid giudiziaria che disvela, se ce ne fosse ancora bisogno, il grande bluff del governo sul tema dell’immigrazione e dei diritti umani.
Registriamo con soddisfazione anche l’autorevole parere favorevole del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone rispetto alla legalizzazione della cannabis. E’ tempo che anche gli esponenti del principale partito di governo esprimano la propria posizione.
Sorridono tutti, quasi tutti. Qualcuno è troppo piccolo e la sua testa è bloccata da troppe cose brutte, così a due anni non parla, non cammina, non sorride, non ti guarda. Aspetta lì, seduto su un passeggino, in attesa che il mondo si accorga di lui e qualche governo gli trovi il suo posto, in quel mondo, che è suo quanto mio.
Ho stampato centinaia di baci, ho stretto piccoli corpi in abbracci che non volevano finire mai, ho ascoltato storie che non ho neanche la forza di denunciare. Qua è l’inferno vero. Tutti dovrebbero venire qua, tutti. E poi parlare. E poi legiferare.
Aspetterò domani per dare un volto, un suono, un odore, un colore ai racconti che ho ascoltato prima di arrivare. Spero, ma non ci credo fino in fondo, che la realtà sia meno terribile delle parole. Lo saprò domani.
Ma davvero si può pensare che Renzi e Rossi possano rappresentare due idee diverse di partito? Due idee diverse nel partito?
Chiediamo al Ministro, ancora una volta, di conoscere il sistema di calcolo che regola l’algoritmo perché si possano adottare con urgenza le più opportune misure correttive che possano rimediare, in questo e negli altri ordini di scuola, alle centinaia di innegabili errori.
I migranti in sosta nella città di Como fanno tentativi di varcare quella linea di demarcazione tra due stati, l’Italia che li ha accolti e la Svizzera che sistematicamente li respinge. I Comitati di Possibile di Como e Varese partecipano alla raccolta di beni.
L’uomo solo al comando nella “buona scuola” introduce criteri discriminatori, che agevolano l’assegnazione dell’incarico a docenti già conosciuti, o presentati o, peggio ancora, raccomandati.
Ci arrivano in questi giorni molte storie di docenti finiti nella ruota della lotteria “mobilità della Buona Scuola”. In questo post ne pubblichiamo due, quelle di Francesca e Melissa, tra le più complicate che abbiamo ricevuto.
Come spesso accade, le parole del dibattito pubblico risultano vuote. E così mentre tutti ripetono, come un disco rotto, che il confronto sulla revisione costituzionale deve avvenire nel merito, ci si occupa, in realtà, di tutt’altro.
Vi diranno che la rotta è chiusa, il che non significa nulla. Le persone che si trovano qui non sono in vacanza, ma scappano dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla violenza. Non le ferma nulla.
Crediamo che quanto accaduto al Quotidiano Sportivo debba servire soprattutto per aprire una profonda riflessione: invitiamo l’Ordine dei giornalisti a pensare a una carta deontologica ad hoc per quanto riguarda il linguaggio sessista