QUADERNI
E’ necessaria da subito una normativa che chiarisca con certezza che l’autoproduzione di cannabis per «uso personale medico» non integra ipotesi di reato, in attesa che l’Italia si doti di una legge adatta.
Anche sulla scuola la propaganda governativa fa il proprio dovere: ci aspetta un futuro roseo e meraviglioso, e benefici per tutti. Sotto il velo della comunicazione, ci sono le storie vere e vissute che ci raccontano (insieme ai dati) come la realtà sia ben diversa. Pubblichiamo di seguito quella di un docente che ci ha scritto, invitando tutti — docenti e lavoratori sfruttati — a fare lo stesso: raccontateci la vostra storia. Le condivideremo. E le metteremo all’attenzione di chi di dovere.
L’obiettivo dei vertici delle Casse favorevoli a questa operazione altamente speculativa è quello di svincolare le Casse da ogni controllo delle autorità pubbliche, attraverso il pieno e totale riconoscimento della loro natura privata e l’affossamento del regolamento sugli investimenti delle Casse Previdenziali.
Con un disegno di legge in discussione in Senato in questi giorni, anche nella lirica come nella sanità o nell’università, lo Stato dice sostanzialmente “non voglio più occuparmene. Se ne occupino i privati”.
Il tour RiCostituente ci sta portando in tutte le province italiane. In ogni incontro associamo alla Costituzione i temi fondamentali della politica italiana. Il nostro auspicio è di essere sempre di più. Per questo vi chiediamo non soltanto di seguirci, ma di accompagnarci, di organizzarvi, di partecipare.
Abbiamo già raccontato la storia di Fabrizio Pellegrini, in carcere perché ha voluto coltivare la cannabis terapeutica che gli serviva per curare la sua malattia neurodegenerativa e che non aveva i soldi per comprare legalmente. E in carcere la sua salute peggiora perché lì quella medicina gli è negata.
Possibile non chiude per ferie, ma insiste con le proprie campagne e le proprie iniziative e rilancia sulla legge di stabilità, per inserirvi norme di uguaglianza, redistribuzione e concorrenza leale
A Torino resta il marchio “Salone del Libro”, e un progetto da rimettere insieme a partire dai “piccoli”. Piccoli editori; affitti (più) piccoli; piccoli eventi che in realtà sono grandi, ma non ipertrofici.
Vorremmo raccogliere le vostre esperienze, per una denuncia politica delle condizioni di strisciante sfruttamento che ormai hanno invaso tutti i settori produttivi.
Continua l’impegno di Possibile sulle migrazioni e l’accoglienza. Questa volta con un progetto editoriale e una campagna a cui partecipare, tutti assieme. Mettiamoci in cammino.
Con la riforma costituzionale il Senato rischia di trasformarsi in un rifugio per piccoli e grandi potenti, alla ricerca di protezione per se stessi e per i propri interessi.
L’intervento di Giuseppe Civati alla Camera dei deputati durante la discussione sulla legalizzazione della cannabis. Usciamo dall’ipocrisia: i consumatori di cannabis sono numerosi, è un fatto purtroppo quotidiano che ad oggi viene consegnato all’illegalità, alla criminalizzazione e alla criminalità.
La soluzione che il ministero dell’Interno sta elaborando si basa su un criterio numerico: 2 o 3 ospiti ogni 1000 abitanti. Ma così facendo Riace scomparirebbe.
Noi vogliamo regolamentare l’uso della cannabis con una nuova strategia nei confronti dell’abuso di sostanze stupefacenti. Se alle dichiarazioni senza alcun senso della Ministra Lorenzin si associano gli attacchi personali di Lupi a Della Vedova emerge un atteggiamento illiberale tipico di quella forza politica e del Governo nel suo insieme.
Caro Max, è decisamente arrivato il momento di dedicarti il nostro comitato, per continuare ad alzarci ogni mattina e lottare insieme per il nostro sogno. Insieme.