QUADERNI

La rifor­ma costi­tu­zio­na­le – insie­me alla nuo­va leg­ge elet­to­ra­le – sareb­be un dan­no per tut­ta l’I­ta­lia, ma in par­ti­co­la­re per la Sici­lia, dove i tra­sfor­mi­sti che sal­ta­no sul car­ro del vin­ci­to­re avreb­be­ro vita faci­le a gover­na­re la Regio­ne da Roma. 
Gio­ve­di 2 giu­gno Pos­si­bi­le festeg­gia i 70 anni del­la Repub­bli­ca con una gior­na­ta di mobi­li­ta­zio­ne per il “NO” al Refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le, in con­tem­po­ra­nea in mol­te piaz­ze d’Italia, con tut­ti i comi­ta­ti e gli iscrit­ti di Pos­si­bi­le. Sarà l’apertura esti­va del­la pale­stra del­la democrazia. 
Il voto uti­le è la nin­na nan­na del popu­li­smo in sal­sa intel­let­tua­le, quel­lo pro­prio di una for­ma cen­tro­si­ni­stra che non si accor­ge di esse­re fini­ta. Il “voto uti­le” è la ver­sio­ne demo­cra­ti­ca dell’ultimo giap­po­ne­se a cui non han­no det­to del­la fine del­la guerra. 
Pur occu­pan­do da anni posti vacan­ti e dispo­ni­bi­li, que­sti inse­gnan­ti si sono visti di fat­to costret­ti a par­te­ci­pa­re a un con­cor­so che, gior­no dopo gior­no, si sta rive­lan­do ciò che da mesi è evi­den­te a tut­ti: una enor­me pre­sa in giro. 
Nei pros­si­mi mesi il nostro tour RiCo­sti­tuen­te cer­che­rà di affron­ta­re anche il tema mafie. Mica solo per il NO ma soprat­tut­to per il SÌ ad una poli­ti­ca iper­po­li­ti­ca, un’antimafia ipe­rat­ti­va e soprat­tut­to un Pae­se con più poli­ti­ci pos­si­bi­li al di là dell’idea renziana. 
Que­sto è il mio sogno e come tut­ti i sogni si rea­liz­za­no se ci cre­di, se ti alzi tut­te le mat­ti­ne ed ini­zi a lot­ta­re per il tuo sogno. Mi ave­te fat­to un rega­lo eccezionale. 
Mino­ran­za e mag­gio­ran­za dem se le dan­no di san­ta ragio­ne, ma non come nel­la boxe, dove i col­pi sono veri, dicia­mo più come nel wre­stling, in cui da attac­chi sfer­ra­ti con appa­ren­te inau­di­ta vio­len­za non discen­de alcu­na conseguenza. 
La vera guer­ra è tut­ta lì: crea­re le basi per affer­ma­re pace, non-vio­len­za, dia­lo­go. Assi­cu­ra­re edu­ca­zio­ne uni­ver­sa­le, svi­lup­pa­re lega­mi cul­tu­ra­li, pro­muo­ve­re sto­ria, let­te­ra­tu­ra, arte, scam­bi tra universitari. 
Oggi è il com­plean­no di Max. In que­sti mesi sono sta­ta invi­ta­ta in tan­te cit­tà ita­lia­ne per par­la­re di lui, del­la sua sto­ria, del­la sua bat­ta­glia. Insie­me a me ho por­ta­to ovun­que il suo “Deca­lo­go sui Dirit­ti dei Moren­ti”, per spie­ga­re che la sua e la nostra bat­ta­glia non si foca­liz­za sul­la mor­te, si foca­liz­za sul­la vita. 
Basi­lio Riz­zo, can­di­da­to sin­da­co di Mila­ni in Comu­ne, va all’at­tac­co del sin­da­co uscen­te, il qua­le — si leg­ge in una nota del can­di­da­to — «ha evi­ta­to di espri­mer­si sul refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le di otto­bre, trin­ce­ran­do­si die­tro il biso­gno di riflet­te­re, di stu­dia­re, di appro­fon­di­re. Il tat­ti­ci­smo elet­to­ra­le deve ave­re dei limi­ti — con­ti­nua Basi­lio Riz­zo -: appa­re poco cre­di­bi­le che un giu­ri­sta e un poli­ti­co così tito­la­to non abbia un giu­di­zio da espri­me­re e si alli­nei al non dire di Pari­si, can­di­da­to ber­lu­sco­nia­no del Cen­tro destra». 
L’ul­ti­mo rap­por­to ISTAT cer­ti­fi­ca la cre­sci­ta del­le disu­gua­glian­ze eco­no­mi­che nel nostro pae­se, ad un rit­mo che non ha egua­li negli altri pae­si OCSE.