QUADERNI

La mia soli­da­rie­tà e un for­te abbrac­cio a Rosa­ria Capac­chio­ne per la vol­ga­ri­tà e la viru­len­za del­le paro­le con le qua­li Denis Ver­di­ni l’ha attac­ca­ta oggi. La nota di Giu­sep­pe Civati. 
Giu­sep­pe Civa­ti sul Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le: “Ho visto Cuper­lo dire una cosa abo­mi­ne­vo­le cioè che il refe­ren­dum è il con­gres­so del Pd: il refe­ren­dum è sul­la Costi­tu­zio­ne, e la Costi­tu­zio­ne pre­ce­de Cuper­lo, Civa­ti, addi­rit­tu­ra Renzi”. 
La Costi­tu­zio­ne è pure casa mia, e non mi va che il par­ti­to di mag­gio­ran­za rela­ti­va ne fac­cia cam­po di scon­tro sul­le pro­prie questioni. 
Quel­lo di Mar­co Pan­nel­la è un mes­sag­gio tal­men­te for­te lim­pi­do e smi­su­ra­to per cer­ti ver­si, asso­lu­ta­men­te anti­con­for­mi­sta, che non può che ripu­dia­re qual­sia­si acco­mo­da­men­to reto­ri­co nostal­gi­co. È inve­ce lan­ciar­ci ver­so una sfi­da che è quel­la del­la moder­niz­za­zio­ne vera del Pae­se. L’in­ter­ven­to di Giu­sep­pe Civa­ti a Radio Radicale. 
Pos­si­bi­le è sem­pre sta­to a favo­re del­la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis e per que­sto abbia­mo pro­mos­so in tut­ta Ita­lia una cam­pa­gna per rac­co­glie­re le fir­me neces­sa­rie a una leg­ge per con­sen­ti­re l’uso per­so­na­le del­la can­na­bis e la sua coltivazione. 
Saba­to 21 mag­gio, mani­fe­sta­zio­ne di soli­da­rie­tà per Giu­sep­pe Anto­ci, pre­si­den­te del Par­co di Nebro­di, vit­ti­ma di un atten­ta­to del­la cosid­det­ta “mafia dei pasco­li” insie­me a Danie­le Man­ga­na­ro, diri­gen­te del Com­mis­sa­ria­to di Sant’Agata (Me).
Fac­cio un appel­lo a tut­te le for­ze del­l’ar­co Par­la­men­ta­re per discu­te­re al più pre­sto insie­me la vicen­da dei vou­cher e il loro impat­to sul­l’oc­cu­pa­zio­ne e sui sala­ri. Que­sto stru­men­to si è tra­sfor­ma­to nel tem­po in un modo per sot­to­pa­ga­re ed ero­de­re i dirit­ti di miglia­ia di lavo­ra­to­ri, oltre che per elu­de­re il fisco. La nota di Giu­sep­pe Civati. 
Gian­ni Cuper­lo dice che il refe­ren­dum non è solo un ple­bi­sci­to su Ren­zi ma è addi­rit­tu­ra il con­gres­so del Pd. Che dopo nel Pd se vin­co­no i sì ci sarà solo Ren­zi. Una posi­zio­ne tal­men­te sba­glia­ta che — nel tem­po para­dos­sa­le e deva­sta­to in cui vivia­mo — è cor­ret­ta nell’analisi. 
I Comu­ni sono la cel­lu­la ger­mi­na­le del­la poli­ti­ca ed è per­ciò dai Comu­ni che Pos­si­bi­le inten­de par­ti­re per costrui­re quel­la cul­tu­ra di par­te­ci­pa­zio­ne che è sino­ni­mo di co-deci­sio­ne, cor­re­spon­sa­bi­li­tà, con­sa­pe­vo­lez­za, sussidiarietà. 
A ben guar­da­re, c’è ben poco da festeg­gia­re. Per il 2016, si pre­ve­de un peg­gio­ra­men­to del sal­do di bilan­cio in ter­mi­ni strut­tu­ra­li del­lo 0,7% del Pil; l’alto livel­lo di debi­to pub­bli­co e la bas­sa com­pe­ti­ti­vi­tà, entram­bi radi­ca­ti nel­la len­ta cre­sci­ta del­la pro­dut­ti­vi­tà, sono rite­nu­ti anco­ra ecces­si­vi e sog­get­ti a un livel­lo di guar­dia mas­si­mo, che con­sen­te alla Com­mis­sio­ne, in qual­sia­si momen­to, di met­te­re il Pae­se nel “brac­cio cor­ret­ti­vo” con il rischio di sanzioni. 
Se sono ‘cla­mo­ro­se bal­le’ i com­men­ti dei gior­na­li­sti cir­ca i nume­ri del­le atti­va­zio­ni con­trat­tua­li di que­sto tri­me­stre, lo era­no anche quel­le del­lo scor­so anno. Que­sto in sin­te­si il com­men­to che ver­reb­be da scri­ve­re in meri­to alle dichia­ra­zio­ni di Mat­teo Ren­zi pro­nun­cia­te nel­l’or­mai tri­to e ritri­to #mat­teo­ri­spon­de.
Gli hotspot gal­leg­gian­ti sono una scioc­chez­za. E qui spie­ghia­mo perché.