QUADERNI

La bat­ta­glia refe­ren­da­ria è poli­ti­ca. Pura, roton­da e bel­lis­si­ma nel­la sua acce­zio­ne più alta del­la poli­ti­ca che si inter­ro­ga sul­la gestio­ne del pote­re, sui mec­ca­ni­smi del­la rap­pre­sen­tan­za e sul rispet­to alla democrazia. 
Si è con­clu­sa poco fa la vota­zio­ne degli Sta­ti gene­ra­li su piat­ta­for­ma on line, con l’ap­pro­va­zio­ne a lar­ga mag­gio­ran­za dei due docu­men­ti in discus­sio­ne come da adem­pi­men­ti sta­tu­ta­ri, ovve­ro il bilan­cio 2015 e il codi­ce etico. 
La mia soli­da­rie­tà e quel­la di Pos­si­bi­le al vice­sin­da­co di Ria­ce Mau­ri­zio Cimi­no vit­ti­ma di inti­mi­da­zio­ni cri­mi­na­li asso­lu­ta­men­te intol­le­ra­bi­li. Lo affer­ma in una nota la depu­ta­ta di Pos­si­bi­le Bea­tri­ce Brignone. 
Mau­ri­zio Quer­cio­li, can­di­da­to sin­da­co a Sesto Fio­ren­ti­no, si con­fron­ta con i seste­si sul tema del­la cit­ta­di­nan­za atti­va e sovra­na che sce­glie e deci­de con autodeterminazione. 
Ho scel­to Napo­li per lan­cia­re la gran­de cam­pa­gna di Pos­si­bi­le sul­l’u­gua­glian­za per­ché cre­do che anche sim­bo­li­ca­men­te sia impor­tan­te par­ti­re dal Sud, da quel­la par­te d’I­ta­lia che di più negli anni ha subi­to l’e­ro­sio­ne dei dirit­ti, l’im­po­ve­ri­men­to e il dila­ga­re del­le disu­gua­glian­ze. La nota di Giu­sep­pe Civati. 
“Chi si cre­de di esse­re?”. Dal­le pagi­ne di Face­book Pier­lui­gi Ber­sa­ni lan­cia una dura cri­ti­ca al mini­stro Boschi riguar­do la sua usci­ta sui par­ti­gia­ni “veri e finti”. 
A Mila­no il can­di­da­to sin­da­co del cen­tro­si­ni­stra si sie­de al tavo­lo con il can­di­da­to del­l’e­stre­ma destra Nico­lò Mar­de­gan e lo defi­ni­sce “uomo sim­pa­ti­co e corag­gio­so, un gran­de”. Chis­sà cosa avreb­be­ro det­to i par­ti­gia­ni ‘veri’.
Il 25 mag­gio Impre­sa Pos­si­bi­le, l’in­cu­ba­to­re d’im­pre­sa di taglio socia­le di Pos­si­bi­le e 50/30 Blog sarà a Car­pi (MO) con un semi­na­rio gra­tui­to per orien­ta­re chi, nel­la pro­vin­cia di Mode­na, vuo­le pro­va­re ad usci­re dal­la disoc­cu­pa­zio­ne facen­do impresa. 
Non per­so­na­liz­za­no, no, però se per­do­no se ne van­no. O così o nien­te. Se ne van­no e non tor­na­no più. Ma il refe­ren­dum non è sul gover­no. Figu­ria­mo­ci: sono gli altri che personalizzano. 
Pos­si­bi­le sarà al fian­co del­le asso­cia­zio­ni che han­no pro­po­sto la Leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re che pre­ve­de la lega­liz­za­zio­ne del­la pro­du­zio­ne, il con­su­mo e il com­mer­cio del­la can­na­bis e dei suoi derivati. 
Giu­sep­pe Anto­ci, Pre­si­den­te del Par­co dei Nebro­di, la Poli­zia di Sta­to e i quan­ti pote­va­no esse­re vit­ti­me incon­sa­pe­vo­li, le mogli, i figli, i cit­ta­di­ni, di quel vile atten­ta­to di mer­co­le­dì 18 mag­gio, san­no anco­ra di più di non esse­re soli. I Sici­lia­ni sono con voi, a testa alta. 
Giu­sep­pe Civa­ti sul Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le: “Ho visto Cuper­lo dire una cosa abo­mi­ne­vo­le cioè che il refe­ren­dum è il con­gres­so del Pd: il refe­ren­dum è sul­la Costi­tu­zio­ne, e la Costi­tu­zio­ne pre­ce­de Cuper­lo, Civa­ti, addi­rit­tu­ra Renzi”. 
La Costi­tu­zio­ne è pure casa mia, e non mi va che il par­ti­to di mag­gio­ran­za rela­ti­va ne fac­cia cam­po di scon­tro sul­le pro­prie questioni.