QUADERNI
Quanto accade in queste ore nella vita politica del Paese rende ancora più evidente che nessuna seria alternativa di governo al partito della nazione può nascere e affermarsi nel Paese senza saper navigare in mare aperto.
Sabato 21 Maggio alle 18 a Ravenna una grande iniziativa nazionale con i nostri candidati nella lista Ravenna in Comune e la candidata sindaca Raffaella Sutter. Sul palco anche Giuseppe Civati.
Servono “comitati referendari”? Sì certo. Ma se per comitati referendari intendiamo sintesi di consapevolezza, informazioni, visioni politiche, impegno costante e ingegno attivo allora ognuno si faccia comitato referendario.
«Le indennità per invalidità non fanno reddito e non vanno calcolate ai fini della presentazione dell’ISEE famigliare» è quanto sancito dalle Sentenze del Consiglio di Stato “838/2016”, “841/2016” e “842/2016” del 29/2/2016 emesse a fronte del ricorso al TAR di alcuni cittadini penalizzati da un calcolo inesatto del proprio ISEE 2015.
L’intervista a Michela Marzano a cura di Repubblica.it.
A Vienna così come a Bolzano, un’argine alle destre e al “partito delle nazione” è rappresentato dai Verdi/Grüne, fondati in Sudtirolo da Alexander Langer. Alle comunali di domenica, i Verdi in coalizione con Rifondazione ottengono l’8% grazie alla bella candidatura a sindaco di Norbert Lantschner.
Dal suo arrivo in Consob nel 2011, il neo-Presidente Vegas ha cominciato a conquistarsi consensi fingendosi smemorato ed omettendo di vigilare (come invece dovrebbe fare l’Authority) sulla presenza degli scenari di probabilità nelle schede-prodotto dei prodotti illiquidi, comprese le obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara.
“Un libro per accogliere”. Si chiama così l’iniziativa di raccolta libri da destinare ai migranti che arrivano nel nostro paese, lanciata qualche tempo fa da Concita de Gregorio nella sua rubrica televisiva “Pane Quotidiano”. I telespettatori sono invitati ad inviare alla redazione della trasmissione dei libri, a loro scelta, che saranno poi donati ai diversi centri di accoglienza sparsi su tutto il territorio nazionale.
Il provvedimento esaminato in questi giorni alla Camera non va nella direzione auspicata. Al di là dei proclami del titolo e dei principi generali, è un provvedimento blando che mette nero su bianco obiettivi molto limitati, raggiunge lo scopo del contenimento di suolo in maniera soltanto parziale, è fumoso in alcuni passaggi essenziali ed è talmente farraginoso che la sua applicabilità pratica risulta seriamente a rischio.
Possibile si mette a disposizione delle famiglie arcobaleno fin da subito con un progetto ambizioso: uno “Step Lawyers” diffuso su tutto il territorio nazionale per dare assistenza legale per il riconoscimento dei diritti dei bambini di fronte alla legge.
Abbiamo camminato insieme per anni con sulle labbra il grido “i diritti quando non sono di tutti si chiamano privilegi”. L’abbiamo gridato ai Pride infinite volte rivolgendoci alle persone eterosessuali e a tutti coloro che avremmo voluto avere al fianco. Senza se, senza ma, senza però.
L’intervista di Giuseppe Civati sul sito de L’Espresso.
La risposta breve è: perché la nuova legge sulle unioni civili introduce un istituto giuridico che sancisce per legge una discriminazione che finora era “solamente” nei fatti.
Siamo da anni schierati per i matrimoni egualitari. Pensiamo che non si possano riconoscere diritti a metà, sulla base di pregiudizi che continuano a vivere anche dopo l’approvazione della legge Cirinnà, che fin dal primo articolo chiarisce che si tratta di unioni di serie B rispetto a quelle eterosessuali. Una legge che toglie l’obbligo di fedeltà per la stessa sbagliata ragione e che — cosa ancora più grave — non interviene sul riconoscimento dei bambini che in quelle famiglie vivono.
Quel tempo erano le prime settimane del febbraio 2016, finché il maxiemendamento al disegno di legge “Cirinnà” sulle unioni civili non spazzò via la stepchild adoption (adozione del figliastro) e l’obbligo di fedeltà.