QUADERNI

Che cosa sta suc­ce­den­do in Colom­bia?  Anco­ra una vol­ta, i dirit­ti uma­ni ven­go­no cal­pe­sta­ti e il resto del mon­do fa fin­ta di non vedere. 
Real­tà strut­tu­ra­te, che agi­sco­no alla luce del sole, che non temo­no di dichia­rar­si per quel che sono: fasci­sti. Riven­di­ca­no di «rap­pre­sen­ta­re la con­ti­nui­tà col fasci­smo», deri­do­no chi lot­tò e cad­de per la libe­ra­zio­ne e, allo stes­so tem­po, chie­do­no di supe­ra­re la anti­sto­ri­ca divi­sio­ne tra fasci­sti e anti­fa­sci­sti. Alcu­ni sie­do­no già nel­le isti­tu­zio­ni, altri mira­no a entrar­vi per can­cel­lar­le, le isti­tu­zio­ni del­la Repub­bli­ca, per­fet­ta­men­te «in con­ti­nui­tà col fascismo». 
Ser­ve un ripen­sa­men­to degli sti­li di vita e allo stes­so tem­po di con­tra­sto del­le disu­gua­glian­ze. Nel­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca rien­tra il rie­qui­li­brio socia­le. Per­ché la nar­ra­zio­ne del­la soste­ni­bi­li­tà come piom­bo nel­le ali deno­ta una men­ta­li­tà fer­ma al car­bo­ne, al seco­lo scorso. 
Dai docu­men­ti in pos­ses­so dei gior­na­li­sti emer­ge­reb­be qual­co­sa di nuo­vo, e cioè che il per­cor­so che ha por­ta­to alla cri­mi­na­liz­za­zio­ne del­le Ong (ricor­de­re­te tut­ti l’e­sta­te del 2016) non fu casua­le e non fu estemporaneo. 
Pre­sen­za­no, Civi­ta­vec­chia, Brin­di­si, Raven­na, Mestre non sono solo nomi di loca­li­tà spar­se lun­go lo sti­va­le. Que­sti nomi rischia­no di diven­ta­re l’elenco del­le deci­sio­ni sba­glia­te fat­te in un momen­to sto­ri­co uni­co e particolare. 
Que­sta è una bat­ta­glia di civil­tà, una que­stio­ne eco­no­mi­ca e sani­ta­ria con­cre­ta che riguar­da la pari­tà di gene­re che è pro­prio uno dei com­pi­ti fon­da­men­ta­li che lo Sta­to deve garantire. 
Le abbia­mo scrit­to que­sta let­te­ra, caro Mini­stro, per­ché anche se ha “per­so” la pol­tro­na, cre­dia­mo che non abbia dimen­ti­ca­to le prio­ri­tà che ave­va­no carat­te­riz­za­to il suo man­da­to. Maga­ri ades­so non diven­te­rà un astro­nau­ta, ma maga­ri può usa­re anco­ra la sua voce per far capi­re cosa ser­ve qui sul­la Terra. 
Que­sto esem­pio di suc­ces­so sta limi­tan­do al mas­si­mo il con­flit­to con le atti­vi­tà antro­pi­che, l’o­biet­ti­vo rima­ne eli­mi­nar­lo del tut­to e col tem­po ci si arri­ve­rà visto che anche i pasto­ri si stan­no adat­tan­do alla pre­sen­za di que­sto pre­da­to­re in alpeg­gio impie­gan­do cor­ret­ta­men­te gli stru­men­ti di pre­ven­zio­ne degli attacchi.