QUADERNI
Domenica 31 gennaio alle ore 12.00 scade il termine per partecipare al Congresso di Possibile e votare il Segretario e i comitati, organizzativo e scientifico.
Il partito non si lascia, o forse sì: basterebbe un po’ di sincerità, verso se stessi, verso gli elettori, che magari lo hanno lasciato già.
Abbiamo presentato, alla Camera, una risoluzione che impegna il Governo a modificare il “Regolamento degli Standard Ospedalieri” per inserivi i programmi di Cure Palliative in tutte le Regioni.
Purtroppo i media nazionali non sembrano curarsi di questioni come queste e tendono a non parlarne, quasi si trattasse di temi minori, da leggere solo come colpi di teatro e non come elementi centrali della vita della nostra comunità.
Ci risiamo, di nuovo una promessa. Questa volta, però, il Ministro Orlando promette solo il “superamento” del reato di immigrazione clandestina, forse perché la promessa di “abrogarlo” era finita male, anzi malissimo.
Il Presidente del Consiglio è riuscito a mettere in ridicolo il Governo e in difficoltà il Paese in un colpo solo. Ora andrà dalla Merkel e millanterà qualche grandioso accordo, che la Germania non ci ha mai concesso, non fosse altro perché continua invece a considerarci un concorrente, che ha interesse piuttosto a contenere.
Nell’interrogazione che abbiamo presentato, a prima firma Beatrice Brignone, si legge che «il montepremi a parità di percorso e di costo d’iscrizione nella stessa disciplina e con la medesima difficoltà è differenziato per l’importo premiale tra competizione maschile e femminile; infatti, il primo premio destinato agli uomini è di euro mille mentre per le donne è di euro quattrocento, per chi si aggiudica il secondo posto agli uomini, è destinato un premio pari a euro seicento e alle donne di euro trecento, e così via».
Il caso era esploso sin da subito: il famigerato bonus da 500 euro per i neomaggiorenni configurava una vera e propria “discriminazione di Stato”, essendo destinato solamente alle ragazze e ai ragazzi aventi cittadinanza italiana o di Paesi membri dell’Unione Europea, e non a coloro che, pur vivendo nel nostro Paese, non hanno ancora la cittadinanza.
I Comitati lombardi di Possibile dichiarano il proprio disappunto per l’uso strumentale e pretenzioso del simbolo e della sede della Regione, e chiedono il ritiro del gonfalone di Regione Lombardia dalla manifestazione di Roma e lo spegnimento della scritta “Family Day” sulla facciata del Palazzo della Regione Lombardia.
Non vogliamo che arrivino altri migranti che scappano dalla fame e dalla guerra. Che muoiano a casa loro. O che muoiano in Turchia. O che muoiano nel Mediterraneo. Ma prima o poi la storia ci metterà di fronte alle nostre responsabilità.
L’altra notte sono morti ancora decine di bambini in quel tratto di mare che fa da confine all’Europa. All’Europa, oddio, nel braccio d’acqua che divide la Grecia dalla Turchia, visto che qui ormai ognuno pensa solo per sé. Tra gli stessi flutti, appena qualche mese fa, annegò il piccolo Aylan Kurdi, e le immagini del suo corpicino quasi addormentato sulla spiaggia sembravano aver svegliato le coscienze dell’Unione. Sembravano, appunto.
Possibile, con Beatrice Brignone, è in campo per costruire una Carta dei Diritti dei morenti. Partendo dal basso, confrontandoci con chi vive da vicino questa fase: con chi è malato, con chi gli è vicino (perché la malattia coinvolge tutti gli affetti e spesso la famiglia vive un profondo stato di solitudine) e con chi lavora sul campo: medici, infermieri, anestesisti.
Siamo coscienti del fatto che la candidatura di Roma a ospitare le olimpiadi del 2024 possa essere una grande opportunità per la Capitale e per tutto il Paese. Allo stesso tempo siamo coscienti degli enormi investimenti necessari e dei rischi che potrebbero comportare per il bilancio dello Stato queste olimpiadi. Basti pensare a quanto accaduto con i giochi di Atene 2004 e al prezzo che ancora stanno pagando i cittadini greci.
Nei giorni scorsi abbiamo lanciato online la nostra petizione per la calendarizzazione della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis, presentata dall’intergruppo parlamentare. E alle cento piazze arcobaleno proponiamo di scendere nella grande “piazza verde della legalizzazione” per fare di quella petizione una Legge di iniziativa popolare per la Cannabis legale.
Abbiamo letto con grande attenzione l’editoriale firmato dal Presidente del consiglio che il Guardian ha pubblicato giovedì, e non concordando con l’enfasi con cui Renzi descrive l’operato del suo stesso Governo, abbiamo deciso di inviare alla redazione del Guardian una nostra risposta, che trovate qui di seguito.
Assemblea dei comitati europei di Possibile. La diretta, con Giuseppe Civati ed Elly Schlein.