QUADERNI

Il bilan­cio del­la posi­zio­ne adot­ta­ta dal Gover­no ita­lia­no ver­so la san­gui­na­ria auto­cra­zia di al-Sisi non può esse­re che cri­ti­co. La coo­pe­ra­zio­ne bila­te­ra­le in ambi­to ener­ge­ti­co e mili­ta­re è sta­ta raf­for­za­ta pro­prio all’intensificarsi del­la repres­sio­ne nel pae­se, nono­stan­te l’auto-assoluzione del­le auto­ri­tà egi­zia­ne sull’assassinio di Giu­lio Regeni 
Defi­ni­re lo “ius soli” irri­nun­cia­bi­le è mol­to sem­pli­ce, quan­do non c’è alcun peri­co­lo che arri­vi nem­me­no sul tavo­lo, ma il Vimi­na­le potreb­be, per­lo­me­no, smet­te­re di con­ta­re col pal­lot­to­lie­re le Ong che bloc­ca? In que­sti ter­mi­ni, tor­na­re ai livel­li di Sal­vi­ni sareb­be già un pic­co­lo traguardo. 
L’azione su un bene costi­tu­zio­na­le asso­lu­to e pri­ma­rio non può esse­re lascia­ta alla coscien­za indi­vi­dua­le, lega­ta a una con­sa­pe­vo­lez­za limi­ta­ta dal­la cono­scen­za o da inte­res­si par­ti­co­la­ri, ma deve esse­re pre­sa in cari­co dal­la coscien­za col­let­ti­va dell’intera cittadinanza