QUADERNI

La noti­zia vie­ne dal Nepal ma riguar­da il Qatar, da Kath­man­du i cor­ri­spon­den­ti de ‘The Guar­dian’ rive­la­no dei nume­ri ter­ri­fi­can­ti: sono (alme­no) 6750 gli ope­rai mor­ti da quan­do i Mon­dia­li del 2022 sono sta­ti asse­gna­ti al pic­co­lo Pae­se del Golfo 
A fron­te del­la sen­ten­za 21/2021 del­la Cor­te Costi­tu­zio­na­le che allar­ga la pla­tea di per­so­ne che potran­no pren­de­re par­te alle cosid­det­te ope­ra­zio­ni di ridu­zio­ne del nume­ro degli ani­ma­li sel­va­ti­ci si mol­ti­pli­ca­no le dichia­ra­zio­ni di giu­bi­lo, si par­la di “sen­ten­za storica”. 
Sol­tan­to un’Europa uni­ta e coe­sa, for­te del­la legit­ti­mi­tà demo­cra­ti­ca con­fi­da­ta­gli dai suoi cit­ta­di­ni, potrà agi­re a livel­lo glo­ba­le per avvia­re un cam­bia­men­to di rot­ta. Per que­sto moti­vo è urgen­te rifor­ma­re l’Ue dotan­do­la di isti­tu­zio­ni demo­cra­ti­che di natu­ra federale. 
Le paro­le e i nomi han­no un peso. Stia­mo viven­do e attra­ver­san­do un perio­do sto­ri­co ben pre­ci­so: sia­mo nel­la sesta estin­zio­ne di mas­sa e, a dif­fe­ren­za di quel­le del pas­sa­to, le radi­ci del­le cau­se dell’estinzione si ritro­va­no tut­te nell’attività antropica. 
Che la cri­si cli­ma­ti­ca sia que­stio­ne cen­tra­le e urgen­te lo ripe­tia­mo ogni gior­no e non può che esse­re accol­ta con favo­re la pro­spet­ti­va di un Mini­ste­ro per la Tran­si­zio­ne Eco­lo­gi­ca come già isti­tui­to in altri Pae­si. Ci augu­ria­mo che, oltre l’evidente mos­sa tat­ti­ca per man­te­ne­re gli equi­li­bri di mag­gio­ran­za, ci sia la rea­le volon­tà di affron­ta­re la questione 
La trau­ma­ti­ca fine del­l’e­ra Trump ha sgon­fia­to la vela dei sovra­ni­sti che ora, alla che­ti­chel­la, si stan­no ripo­si­zio­nan­do. Lo abbia­mo visto anche in que­sti ulti­mi gior­ni in Ita­lia, quan­to pesi per­de­re la spon­da di un allea­to alla Casa Bianca. 
Fat­to cer­ta­men­te di pas­sio­ne e alle­gria, ma anche di stu­dio, di impe­gno, di visio­ne e pro­get­tua­li­tà. In cui la comu­ni­ca­zio­ne vie­ne usa­ta per vei­co­la­re con­te­nu­ti, non per caval­ca­re ver­so il bas­so rab­bie e pau­re con lo slo­gan più efficace. 
L’In­dia è da qual­che anno il ter­zo con­su­ma­to­re di ener­gia al mon­do, dopo Cina e Sta­ti Uni­ti, svi­lup­po eco­no­mi­co e cre­sci­ta del­la popo­la­zio­ne aumen­ta­no la fame di ener­gia del­l’E­le­fan­te india­no, la cui prin­ci­pa­le fon­te per otte­ner­la resta il car­bo­ne (oltre il 60%) e con­ti­nue­rà ad ave­re un per­so mol­to rile­van­te anche in futu­ro anche se que­sto non ha con­tri­bui­to a ridur­re la pover­tà ener­ge­ti­ca del­le comu­ni­tà rurali 
Con­ti­nuia­mo a ricor­dar­lo. Insi­stia­mo, anco­ra e anco­ra, per­ché le isti­tu­zio­ni ita­lia­ne ed euro­pee si mobi­li­ti­no per la sua libe­ra­zio­ne, come abbia­mo fat­to sin dal pri­mo gior­no insie­me a miglia­ia di persone. 
Un’elevata diver­si­tà bio­lo­gi­ca nel­le nostre imme­dia­te vici­nan­ze è impor­tan­te quan­to il nostro red­di­to per esse­re sod­di­sfat­ti del­la pro­pria vita e soprat­tut­to la bio­di­ver­si­tà svol­ge un ruo­lo impor­tan­te per il benes­se­re uma­no in tut­ta Euro­pa, anche al di là dei suoi ser­vi­zi materiali. 
I pae­si del G20 (in veri­tà 67 pae­si) fra la fine del 2021 e metà del 2022 arri­ve­ran­no a una coper­tu­ra che per­met­te­rà anche un allen­ta­men­to del­le misu­re di pre­cau­zio­ne e del­le qua­ran­te­ne con con­se­guen­te pro­ba­bi­le ripre­sa dell’economia, men­tre gli altri pae­si (107) reste­ran­no in una situa­zio­ne cri­ti­ca dal pun­to di vista sani­ta­rio, eco­no­mi­co e socia­le fino alla metà del 2023.