QUADERNI

Che la cri­si cli­ma­ti­ca sia que­stio­ne cen­tra­le e urgen­te lo ripe­tia­mo ogni gior­no e non può che esse­re accol­ta con favo­re la pro­spet­ti­va di un Mini­ste­ro per la Tran­si­zio­ne Eco­lo­gi­ca come già isti­tui­to in altri Pae­si. Ci augu­ria­mo che, oltre l’evidente mos­sa tat­ti­ca per man­te­ne­re gli equi­li­bri di mag­gio­ran­za, ci sia la rea­le volon­tà di affron­ta­re la questione 
La trau­ma­ti­ca fine del­l’e­ra Trump ha sgon­fia­to la vela dei sovra­ni­sti che ora, alla che­ti­chel­la, si stan­no ripo­si­zio­nan­do. Lo abbia­mo visto anche in que­sti ulti­mi gior­ni in Ita­lia, quan­to pesi per­de­re la spon­da di un allea­to alla Casa Bianca. 
Fat­to cer­ta­men­te di pas­sio­ne e alle­gria, ma anche di stu­dio, di impe­gno, di visio­ne e pro­get­tua­li­tà. In cui la comu­ni­ca­zio­ne vie­ne usa­ta per vei­co­la­re con­te­nu­ti, non per caval­ca­re ver­so il bas­so rab­bie e pau­re con lo slo­gan più efficace. 
L’In­dia è da qual­che anno il ter­zo con­su­ma­to­re di ener­gia al mon­do, dopo Cina e Sta­ti Uni­ti, svi­lup­po eco­no­mi­co e cre­sci­ta del­la popo­la­zio­ne aumen­ta­no la fame di ener­gia del­l’E­le­fan­te india­no, la cui prin­ci­pa­le fon­te per otte­ner­la resta il car­bo­ne (oltre il 60%) e con­ti­nue­rà ad ave­re un per­so mol­to rile­van­te anche in futu­ro anche se que­sto non ha con­tri­bui­to a ridur­re la pover­tà ener­ge­ti­ca del­le comu­ni­tà rurali 
Con­ti­nuia­mo a ricor­dar­lo. Insi­stia­mo, anco­ra e anco­ra, per­ché le isti­tu­zio­ni ita­lia­ne ed euro­pee si mobi­li­ti­no per la sua libe­ra­zio­ne, come abbia­mo fat­to sin dal pri­mo gior­no insie­me a miglia­ia di persone. 
Un’elevata diver­si­tà bio­lo­gi­ca nel­le nostre imme­dia­te vici­nan­ze è impor­tan­te quan­to il nostro red­di­to per esse­re sod­di­sfat­ti del­la pro­pria vita e soprat­tut­to la bio­di­ver­si­tà svol­ge un ruo­lo impor­tan­te per il benes­se­re uma­no in tut­ta Euro­pa, anche al di là dei suoi ser­vi­zi materiali. 
I pae­si del G20 (in veri­tà 67 pae­si) fra la fine del 2021 e metà del 2022 arri­ve­ran­no a una coper­tu­ra che per­met­te­rà anche un allen­ta­men­to del­le misu­re di pre­cau­zio­ne e del­le qua­ran­te­ne con con­se­guen­te pro­ba­bi­le ripre­sa dell’economia, men­tre gli altri pae­si (107) reste­ran­no in una situa­zio­ne cri­ti­ca dal pun­to di vista sani­ta­rio, eco­no­mi­co e socia­le fino alla metà del 2023. 
All’in­ter­no degli emen­da­men­ti pro­po­sti al cosid­det­to “Mil­le­pro­ro­ghe”, è com­pre­so anche il n. 13.183 del­la I Com­mis­sio­ne Per­ma­nen­te con l’o­biet­ti­vo di bloc­ca­re la veri­fi­ca pre­ven­ti­va del­l’in­te­res­se archeologico 
Cosa dif­fe­ren­zia il pia­no Next Gene­ra­tion Pos­si­bi­le, con­te­nu­to nel testo Poli­ti­ca!, a cura di Davi­de Sera­fin e il Pia­no Nazio­na­le di Ripre­sa e Resi­lien­za (PNRR) dif­fu­so dal Sole 24 ore? Abbia­mo pro­va­to a rie­sa­mi­na­re i due pro­get­ti e voglia­mo con­di­vi­de­re la nostra rifles­sio­ne con voi. 
Occor­re dare ascol­to alle voci del­la popo­la­zio­ne stu­den­te­sca che sem­pre di più si stan­no sol­le­van­do in diver­se cit­tà del mon­do. Le pro­te­ste met­to­no in luce pro­ble­mi seri, non rimandabili. 
Il filo nero che uni­sce le destre di ogni Pae­se anche in Ita­lia sta appro­fit­tan­do di ogni spa­zio di discus­sio­ne per minac­cia­re il dirit­to all’aborto: nei con­si­gli comu­na­li, regio­na­li, nei salot­ti tele­vi­si­vi, dal­le pagi­ne dei gior­na­li e dai seg­gi del Senato