QUADERNI
Su NG Eu dovrebbe essere fatta chiarezza e non da oggi. Come vogliamo spendere i 209 miliardi del piano della Commissione europea?
Succede che si fanno letteralmente i conti senza l’oste, si comprano beni di consumo deperibili per organizzare un’apertura che all’improvviso non si può fare perché, nel frattempo, “strega comanda colore diverso”. Perché i dati cambiano con una frequenza spaventosa, e tutto l’impianto di monitoraggio si adegua, e quindi da giallo diventi arancione, o da arancione diventi rosso, o tutto lo spettro delle varie combinazioni.
Nell’anno più difficile, nel quale si è registrato un flop del finanziamento ai partiti e quasi tutti vedono una flessione, noi abbiamo avuto un incremento delle destinazioni di oltre il 10%.
Dobbiamo fare delle scelte. E le scelte le deve fare la Politica, quella con la P maiuscola e noi di Possibile lo abbiamo fatto
In Brasile non esiste una proposta federale per combattere il virus. Lo stesso Presidente minimizza i suoi effetti, stimola assembramenti, pubblicizza la clorochina come un medicinale efficace, è contrario a misure restrittive, non garantisce supporto finanziario alla lotta contro il Covid, mette in dubbio l’efficacia dei vaccini esistenti, il tutto mentre i governi degli Stati sono costretti ad arrangiarsi come possono, senza una strategia nazionale.
Uno dei danni più gravi di questa vicenda e della condotta di docenti, amministrativi, enti locali e, infine, della politica nazionale e del ministro, è proprio quello di aver provato a distruggere i nostri sogni e le nostre speranze, tradendo la fiducia che è alla base del rapporto tra Stato e cittadino.
In questo momento in cui sarebbe comprensibile cedere alle sirene che cavalcano rabbia e sconforto, noi siamo convinti che la giusta risposta sia l’impegno nella costruzione di un Paese più giusto e di una classe politica che abbia competenze, strumenti e visione.
La crisi finanziaria e il COVID hanno solo peggiorato una situazione che da anni è sempre stata trattata con poca competenza, tant’è che le varie associazioni, in particolare Ledha, Uildm, Comitato Vita Indipendente e, nell’ultimo anno, il Comitato Famiglie Disabili Lombarde, si sono più volte dovute scontrare sui tavoli di lavoro, obbligando i tecnici a continue modifiche sulle delibere.
In sordina, lo scorso 11 gennaio, il capo del Servizio Assistenza e consulenza fiscale della Banca d’Italia, Giacomo Ricotti, audito presso le Commissioni riunite VI della Camera dei Deputati (Finanze) e 6a del Senato della Repubblica (Finanze e Tesoro), ha presentato una memoria sullo stato del fisco in Italia e sulle criticità dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
A distanza di alcuni giorni abbiamo potuto leggere il documento e ci siamo accorti che è sorprendentemente in linea con la politica fiscale che da tempo sosteniamo.
Per la precisione 95,14 miliardi (nel 2018, fonte Ocse) il prezzo che paghiamo per respirare un’aria di qualità scadente, l’equivalente del 5,75% del Pil (quello del 2018, ndr). Per l’Europa il costo sale ad un astronomico valore di 600 miliardi l’anno, hai voglia a parlare di Green Deal europeo e Recovery Fund (soprattutto se nel pacchetto riguardante la mobilità sostenibile investi solo in alta velocità o se la casella ”riforestazione”, pur rimanendo, non prevede alcun fondo).
Proprio questo invece lo ho riscontrato leggendo le proposte di Possibile. Il fatto che, ad esempio, la battaglia al cambiamento climatico per Possibile sia una priorità e non una postilla che debba essere aggiunta al programma politico di default perché lo fanno tutti e perché altrimenti si fa brutta figura, per me è fondamentale.
Le condizioni dei migranti in Libia peggiorano di giorno in giorno. Centinaia di donne e di uomini sopravvivono dietro le sbarre degli atroci campi o per strada, ad esempio nella pericolosa area di Tripoli. Molti hanno bambini piccoli. Tutti sono alla mercé di un Governo, quello libico, che li considera esseri inferiori da utilizzare come forza lavoro in un redivivo sistema economico basato sulla divisione in razze e sulla riduzione in schiavitù degli ultimi.
Le battaglie sono perse solo se nessuno è disposto a combatterle. Entra in contatto con noi, rimani aggiornato/a sulle attività della nostra comunità.
Non è soltanto per ragioni economiche che è necessario procedere all’incremento degli organici ispettivi dei tre enti, bensì per la tenuta dello Stato sociale, per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, per la tutela delle imprese sane, per il contrasto all’illegalità, allo sfruttamento e al lavoro nero: è in gioco l’eguaglianza sostanziale dei cittadini.
E se non andremo da nessuna parte, come commentano i cinici e gli strateghi “con le palle”, avremo comunque viaggiato attraverso battaglie che tutti a parole condividono ma che nessuno pratica. Avremo visto scenari e paesaggi sconosciuti, avremo cercato di cambiare un pezzo di mondo, il nostro.