QUADERNI
Il 22 settembre si celebra il World car free day, la giornata mondiale senza auto. Si tratta di una campagna che tocca diverse città del mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza alla limitazione dell’uso dell’automobile, in virtù di una riorganizzazione degli spostamenti più sostenibile.
Da anni la lenta erosione dei diritti dei lavoratori si è accompagnata alla riduzione di efficacia dello sciopero, compresso e irregimentato in forme fisse così da costituire fastidio e problemi più agli utenti finali che ai datori di lavoro.
Finchè si tratta di rimpatriare ‘cervelli’ ed eccellenze nei vari campi del sapere ha senso, ma senza alcun limite al tipo di lavoratore che va agevolato perchè contribuisca allo sviluppo economico e sociale del Paese. Si rischia di alimentare l’ingiustizia degli sconti fiscali per garantire ingaggi milionari a vecchi calciatori che fino all’anno scorso firmavano il loro ultimo ricco contratto nel Vicino o nell’Estremo Oriente. Facciamo insieme il tifo perchè si cambi questa norma iniqua?
Sul caso dell’omicidio di Maria Paola abbiamo assistito ad una vergognosa narrazione di una certa parte della stampa e dei media, anche televisivi, che hanno calpestato la dignità della vittima e del suo compagno Ciro
Il senso di responsabilità e la coscienza civica che ragazze e ragazzi dovranno sviluppare durante il loro percorso di studi, per diventare cittadine e cittadini, non potranno certo dire di averli imparati dai decisori politici ai quali attualmente è affidato il destino della scuola.
Quella che va da Giugno a Ottobre è la stagione delle piogge per la regione del Nilo Azzurro e del Nilo. Le inondazioni sono comuni in Sudan: fenomeni simili si sono verificati nel 2007, nel 2013, nel 2018, come detto. Tuttavia, i fenomeni odierni hanno battuto i record stabiliti nel 1946 e nel 1988.
Il numero così elevato di imputati farà di questo procedimento penale il più grande processo a lavoratori della storia di Modena e provincia. E non si può rimanere indifferenti dinanzi a questo. Non si può indietreggiare o circondarsi di ridondanza e di aggettivi. Se davvero è rimasta una coscienza di sinistra in questo paese, allora dovrebbe essere là, al fianco di queste persone, messe alla sbarra per essersi ribellate allo sfruttamento.
Le GPS di cui si sente parlare in questi giorni, acronimo di graduatorie provinciali per le supplenze, sono invece parte di un argomento poco conosciuto e sembra siano caratterizzate da una marea di errori, anche se avrebbero dovuto essere una delle punte di diamante del nuovo corso al Ministero dell’Istruzione.
In una dimensione in cui la salute mentale non brillava per spirito innovatore, è arrivata l’emergenza Covid19, che non solo si è abbattuta su chi già aveva disturbi psichiatrici, ma anche su persone che si sono trovate a fare i conti con disagi e sofferenze psicologiche e relazionali con cui mai si erano confrontate.
Mentre in tutto il mondo ci si confronta, si discute su come ripartire e come evitare di commettere gli stessi errori che ci hanno portato dritti alla pandemia, in provincia di Varese (e non solo) si progettano strade, bretelle autostradali, ferrovie e una rete di infrastrutture direttamente o indirettamente legate all’aeroporto di Malpensa.
Ora che si inizia a parlare di aperture delle università al 50% ci chiediamo: chi stila le linee guida ha idea di cosa parli? Moltissimi studenti sono fuorisede, molti altri sono lavoratori: quest’incertezza crea solo problemi e rischia di far aumentare il numero di chi abbandona gli studi.
Dopo mesi di “altre priorità” si comincia, fuori tempo massimo, a scontrarsi con la realtà. Nelle aule facciamo finta che il problema sia risolto accollando tutto alle scuole, al cartongesso e (eventualmente) alle mascherine.
Ha prevalso l’opzione “A favore del no” con l’82.35%.
La natura si rigenera di continuo, ma di continuo i sapiens ne prelevano le risorse biologiche. A che ritmo? Con quale velocità? La natura fa in tempo a rigenerarsi? La risposta è no
In Brasile la creazione di nuovi pascoli è responsabile per circa l’80% di tutta la deforestazione. Nel 2019 gli incendi e la pessima gestione del Ministero dell’Ambiente del governo Bolsonaro hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo e c’è bisogno di mantenere alta l’allerta, perché sta iniziando una nuova stagione di roghi persino peggiore della scorsa.