QUADERNI
Creare un clima di sospetto, diffidenza e paura ha l’effetto devastante di sfociare in odio che si traduce in violenza, spesso fisica, a scapito di persone che vorrebbero solo vivere la propria vita come tutte le altre senza negare nulla nessuno.
È sempre più un quadro allarmante quello che ci si prospetta in occasione del 17 maggio di fronte alla pubblicazione della Rainbow Map di ILGA-Europe. L’Italia scivola ancora più in basso rispetto al 2023 acquisendo un misero 25%.
Si proclama Francesca Druetti la nuova Segretaria di Possibile, e si insediano nei rinnovati Comitati organizzativo e scientifico le persone nelle liste a suo sostegno.
Il congresso di Possibile, convocato lo scorso 5 aprile, ha concluso la sua fase di discussione nei comitati di tutta Italia lunedì 6 maggio. Ora è il momento del voto sulla piattaforma del partito.
Alla scadenza dei termini da regolamento è pervenuta la mozione “Senza confini”, collegata alla candidatura a Segretaria di Francesca Druetti.
La mozione “Senza confini” è corredata di 293 sottoscrizioni valide di iscritti e iscritte ed è completa delle caratteristiche richieste, pertanto risulta ammessa alla discussione congressuale.
Si è aperto il quarto Congresso di Possibile, e vogliamo dedicarlo a un amico che non c’è più e sulla cui voce e sulla cui intelligenza abbiamo fatto così tanto affidamento le scorse volte. Marco Tiberi ci avrebbe messo a posto con poche parole, andando al cuore delle cose, anche quelle che ancora non avevamo pensato.
Non è più possibile accettare una mala gestione così grave della discarica e soprattutto immaginare potenziamenti e modifiche senza che siano messe nero su bianco anche da un punto di vista giuridico le responsabilità penali dei danni ambientali e alla salute che questo territorio sta subendo.
Il congresso 2024 di Possibile si apre oggi 5 aprile: diffondiamo in allegato il regolamento congressuale elaborato dal Comitato Organizzativo.
È un momento storico: oggi l’Europa rende legge il ripristino della natura, e definisce la direzione che il nostro continente seguirà per ridarle spazio. La questione non è edonistica, e nemmeno intellettuale: si tratta di permettere che gli ecosistemi, come i fiumi o le zone umide, terre coltivate e foreste, tornino gradualmente in una condizione di equilibrio per continuare a trasformare la materia, per rendere, cioè, la biosfera vivibile anche per noi.
Nell’attesa di ricevere notizie chiare e circostanziate sulla dinamica di quanto avvenuto in via Mariti a Firenze, una cosa si deve dire: non si è trattato di un errore umano.
E questo, nonostante le insinuazioni dei titoli dei giornali, arrivate appena passato lo shock iniziale, è necessario dirlo con chiarezza.
L’inquinamento atmosferico riduce le aspettative di vita ed è ora che questo assunto entri a far parte delle decisioni politiche sulla qualità dell’aria.
Lunedì 29 gennaio si è tenuto a Roma, nell’aula del Senato, il vertice “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune”, per la prima volta “elevato a rango di Vertice di Capi di Stato e di Governo” come ha sottolineato Meloni. A chi e a cosa è servito?