QUADERNI

Sia­mo in una cir­co­stan­za in cui venia­mo invi­ta­ti da viro­lo­gi, infet­ti­vo­lo­gi e ane­ste­si­sti a non usci­re di casa, ma allo stes­so tem­po in mol­ti sono costret­ti a recar­si in uffi­cio per­ché il dato­re di lavo­ro ha deci­so così, non si sa se per inco­scien­za o per com­pia­ce­re Confindustria. 
Sia­mo in una cir­co­stan­za in cui venia­mo invi­ta­ti da viro­lo­gi, infet­ti­vo­lo­gi e ane­ste­si­sti a non usci­re di casa, ma allo stes­so tem­po in mol­ti sono costret­ti a recar­si in uffi­cio per­ché il dato­re di lavo­ro ha deci­so così, non si sa se per inco­scien­za o per com­pia­ce­re Confindustria. 
Misu­re straor­di­na­rie, dico­no. Ser­ve inter­ve­ni­re per fre­na­re l’altro virus, quel­lo del­la para­li­si eco­no­mi­ca. Diret­ta­men­te cor­re­la­to al virus, quel­lo vero, il Sars-Cov2 che sta gene­ran­do i pre­sup­po­sti di un col­las­so del siste­ma sani­ta­rio pub­bli­co, il virus eco­no­mi­co si sovrap­po­ne alle debo­lez­ze strut­tu­ra­li del pae­se, amplificandole. 
Misu­re straor­di­na­rie, dico­no. Ser­ve inter­ve­ni­re per fre­na­re l’altro virus, quel­lo del­la para­li­si eco­no­mi­ca. Diret­ta­men­te cor­re­la­to al virus, quel­lo vero, il Sars-Cov2 che sta gene­ran­do i pre­sup­po­sti di un col­las­so del siste­ma sani­ta­rio pub­bli­co, il virus eco­no­mi­co si sovrap­po­ne alle debo­lez­ze strut­tu­ra­li del pae­se, amplificandole. 
L’appello va a tut­ti voi, esse­ri uma­ni che ave­te anco­ra il corag­gio di esse­re uma­ni: che que­ste ore, diven­ta­te gior­ni, non sva­ni­sca­no dal­la nostra memo­ria. Tenia­mo alta l’attenzione su Gre­cia e Tur­chia e chie­dia­mo, anzi pre­ten­dia­mo un segna­le imme­dia­to dal­le istituzioni. 
L’appello va a tut­ti voi, esse­ri uma­ni che ave­te anco­ra il corag­gio di esse­re uma­ni: che que­ste ore, diven­ta­te gior­ni, non sva­ni­sca­no dal­la nostra memo­ria. Tenia­mo alta l’attenzione su Gre­cia e Tur­chia e chie­dia­mo, anzi pre­ten­dia­mo un segna­le imme­dia­to dal­le istituzioni. 
Il nostro Pae­se ha estre­mo biso­gno di adot­ta­re una Leg­ge che con­tra­sti con deci­sio­ne l’odio e le vio­len­ze omo­bi­stran­sfo­bi­che. È #Tem­po­Di­Leg­ge, come da anni riba­dia­mo nel nostro impe­gno quo­ti­dia­no con Pos­si­bi­le e Pos­si­bi­le LGBTI: una leg­ge seria, moder­na, avan­za­ta, laica. 
Il nostro Pae­se ha estre­mo biso­gno di adot­ta­re una Leg­ge che con­tra­sti con deci­sio­ne l’odio e le vio­len­ze omo­bi­stran­sfo­bi­che. È #Tem­po­Di­Leg­ge, come da anni riba­dia­mo nel nostro impe­gno quo­ti­dia­no con Pos­si­bi­le e Pos­si­bi­le LGBTI: una leg­ge seria, moder­na, avan­za­ta, laica. 
Noi esse­ri uma­ni, homo sapiens, pur essen­do una del­le spe­cie più evo­lu­te sia­mo fisi­ca­men­te vul­ne­ra­bi­li. Sia­mo anco­ra degli orga­ni­smi che per vive­re o soprav­vi­ve­re sia­mo total­men­te dipen­den­ti da altri orga­ni­smi e a que­sta fer­rea leg­ge del­la dipen­den­za tra spe­cie non ci pos­sia­mo sottrare. 
Dal­la rela­zio­ne emer­go­no evi­den­ze che, pur­trop­po, segna­lia­mo da tem­po e che, anche nel­le rela­zio­ne dei ser­vi­zi, dipin­go­no uno sce­na­rio dia­me­tral­men­te oppo­sto rispet­to alla nar­ra­zio­ne cui sia­mo sot­to­po­sti. L’e­stre­ma destra, in Ita­lia, è un peri­co­lo per la sicu­rez­za di tut­ti noi. 
Noi esse­ri uma­ni, homo sapiens, pur essen­do una del­le spe­cie più evo­lu­te sia­mo fisi­ca­men­te vul­ne­ra­bi­li. Sia­mo anco­ra degli orga­ni­smi che per vive­re o soprav­vi­ve­re sia­mo total­men­te dipen­den­ti da altri orga­ni­smi e a que­sta fer­rea leg­ge del­la dipen­den­za tra spe­cie non ci pos­sia­mo sottrare. 
Dal­la rela­zio­ne emer­go­no evi­den­ze che, pur­trop­po, segna­lia­mo da tem­po e che, anche nel­le rela­zio­ne dei ser­vi­zi, dipin­go­no uno sce­na­rio dia­me­tral­men­te oppo­sto rispet­to alla nar­ra­zio­ne cui sia­mo sot­to­po­sti. L’e­stre­ma destra, in Ita­lia, è un peri­co­lo per la sicu­rez­za di tut­ti noi. 
“Non vi lasce­re­mo soli”. Dice­va­no. E inve­ce quel­le zone ros­se, coper­te di mace­rie, dimen­ti­ca­te un secon­do dopo la fine del­le pas­se­rel­le e del­le pro­mes­se al ven­to, sole sono sta­te lascia­te subi­to. Sono cam­bia­ti gover­ni di ogni sfu­ma­tu­ra di colo­re, si sono alter­na­ti com­mis­sa­ri di ogni pro­ve­nien­za, si sono spre­ca­ti fiu­mi di paro­le e di “…e ai ter­re­mo­ta­ti chi ci pensa?”. 
“Non vi lasce­re­mo soli”. Dice­va­no. E inve­ce quel­le zone ros­se, coper­te di mace­rie, dimen­ti­ca­te un secon­do dopo la fine del­le pas­se­rel­le e del­le pro­mes­se al ven­to, sole sono sta­te lascia­te subi­to. Sono cam­bia­ti gover­ni di ogni sfu­ma­tu­ra di colo­re, si sono alter­na­ti com­mis­sa­ri di ogni pro­ve­nien­za, si sono spre­ca­ti fiu­mi di paro­le e di “…e ai ter­re­mo­ta­ti chi ci pensa?”.