QUADERNI
8500 firme depositate presso il Consiglio Regionale il 19 aprile scorso, per chiedere, attraverso una legge di iniziativa popolare, che la legge 194 trovi piena e reale applicazione in Lombardia.
Nella città di Bologna l’emergenza abitativa è un male endemico che regolarmente spande il suo seme infetto sulle amministrazioni, incapaci di affrontarlo. La politica infatti pare inerme di fronte alle problematiche e i tentativi di soluzione spesso sono peggiori dei problemi che si prefiggono di risolvere.
Apprendiamo del declassamento dalla fascia A a quella C del farmaco Progynova con un aumento triplicato del prezzo di vendita. Una scelta che riteniamo assurda considerato il fatto che tale farmaco viene usato nelle terapie ormonali sostitutive in particolare dalle persone in transizione.
La scelta presa dalla nostra comunità di proseguire il nostro cammino guardando a una lista collegata ai Verdi Europei è stata difficile, anche se in linea con il nostro percorso fino a quel momento, e ha comportato delle perdite importanti. Ma restiamo convinti che sia il percorso da seguire, come sembrano oggi aver realizzato anche altri, almeno a giudicare dalle dichiarazioni che si leggono sui giornali.
Lo ius culturae torna nel cassetto nel quale era stato chiuso. Dello ius soli non parliamone nemmeno. La riforma della Bossi-Fini continua a essere un argomento tabù, mentre torna di moda la dottrina Minniti. Una storia già vista. Alla fine, vince Salvini.
Non sappiamo ancora se il nuovo Governo deciderà di mettere in discussione la chiusura mostrata dalla precedente maggioranza su questi temi. Quello che sappiamo noi, uomini e donne resistenti e resilienti, è che un futuro diverso passa obbligatoriamente dalla Scuola e dalla Formazione. Passa da una Legge nazionale che introduca nelle scuole di ogni ordine e grado l’Educazione alle Differenze, all’Affettività, alla Sessualità libera e consapevole. Solo così potremo abbattere la cultura della paura e dell’odio.
È necessario tenere alta l’attenzione e rilanciare la battaglia. Per questo chiediamo contraccettivi gratuiti, almeno il 50% di medici non obiettori, potenziamento dei consultori, formazione nelle scuole, ripristino della pillola del giorno dopo tra i farmaci prioritari da avere in farmacia. È necessario impedire l’obiezione di coscienza dei farmacisti e istituire un numero gratuito a sostegno di chi necessita di informazioni sull’interruzione di gravidanza. Ed è fondamentalmente mettere al centro della nostra azione il rispetto delle scelte delle donne e delle loro esperienze, sgombrando il campo da preconcetti, stereotipi e aspettative che non hanno ragione d’essere.
Gireremo l’Italia presentando il Firmamento (per sottoscriverlo, leggete qua) e in ogni tappa adotteremo una campagna locale che supporteremo insieme ai comitati locali di Possibile
L’industria tessile si colloca al secondo posto come settore più inquinante ed è pertanto essenziale contenere gli sprechi. Negli ultimi anni le aziende che producono quella che viene chiamata fast fashion, abbigliamento di capi a basso costo, ha basato il suo sistema di vendita sulla continua proposta di nuove collezioni per invogliare i clienti ad acquistare sempre di più. Il problema è che non tutto viene venduto e le alte rimanenze devono quindi essere smaltite.
Il principio della parità retributiva tra uomo e donna (e badate bene, non della parità salariale, quella è già in Costituzione, art. 37), il cosiddetto Equal Pay, è entrato a far parte del programma di governo, annunciato dallo stesso Presidente del Consiglio, il 9 settembre
Le conseguenze dell’emergenza climatica sono sempre più evidenti e sempre più evidente è che non stiamo parlando di un “capriccio da ecologisti”, ma di una vera e propria minaccia che rischia di travolgere tutti quanti, a partire dalla specie umana. Ecco perché abbiamo una “cartellina verde” di misure possibili e necessarie per un governo del cambiamento climatico.
Per chi si colloca sulla sponda sud, magari in Libia, l’accordo non rappresenta altro che la conferma di uno status quo che accetta la detenzione, la tortura, il respingimento collettivo. Gravi violazioni dei diritti umani per le quali non c’è assolutamente nulla da esultare.
La giornata della visibilità e dell’orgoglio bisessuale ha come obiettivo l’eliminazioni degli stereotipi connessi alla bisessualità e al processo di “erasing”, cioè di rimozione e di invisibilizzazione di un orientamento sessuale.