QUADERNI

L’han­no chia­ma­to “decre­to cli­ma” eppu­re di “cli­ma­ti­co”, in que­sto decre­to, c’è dav­ve­ro ben poco. Cer­to, il ten­ta­ti­vo del gover­no, attra­ver­so questa“partenza rapi­da” è quel­lo di impo­sta­re l’at­tac­co ad alcu­ni dei temi che impat­ta­no nega­ti­va­men­te sui cam­bia­men­ti climatici. 
Fir­ma­men­to è una rac­col­ta di fir­me. Quel­le che daran­no for­za a una pro­po­sta poli­ti­ca chia­ra, coe­ren­te, libe­ra e soprat­tut­to neces­sa­ria, per sal­va­re il Pia­ne­ta e tut­ti noi che lo abi­tia­mo. Quel­lo che vi chie­dia­mo è la vostra dispo­ni­bi­li­tà: ​ad ade­ri­re e a far ade­ri­re più per­so­ne possibile​. Per­ché alle pros­si­me ele­zio­ni sia pre­sen­te una pro­spet­ti­va, di cui c’è bisogno. 
Final­men­te si tor­na a par­la­re di limi­ta­re l’uso del con­tan­te nei paga­men­ti in Ita­lia, pae­se in cui l’evasione fisca­le è ende­mi­ca, qua­si irri­sol­vi­bi­le. Ricor­dia­mo­ci che il get­ti­to per­so per la sola eva­sio­ne al det­ta­glio e nei con­su­mi inter­me­di è sti­ma­to in cir­ca 25 miliar­di di euro ogni anno. 
L’inaugurazione del mura­le di Raven­na con­tro l’omobitransfobia è un otti­mo segna­le all’inizio dell’anno e spe­ria­mo sia di ispi­ra­zio­ne affin­chè in tut­te le scuo­le cada il muro di omer­tà intor­no alle que­stio­ni del­le per­so­ne LGBTI 
In occa­sio­ne del­la Set­ti­ma­na Euro­pea del­la Mobi­li­tà, abbia­mo rias­sun­to cin­que pro­po­ste per la cit­tà di Ales­san­dria, avvol­ta per set­ti­ma­ne dal­la cali­gi­ne dei tubi di scap­pa­men­to del­le auto, inca­stra­ta nel­le lamie­re tra il traf­fi­co. Il rap­por­to annua­le di Legam­bien­te con­fer­ma ogni anno la nostra cit­tà tra le pri­me in Ita­lia per inqui­na­men­to atmo­sfe­ri­co. Se il gri­gio del­la neb­bia la per­se­gui­ta da sem­pre, il gri­gio mali­gno del­lo smog la ucci­de — len­ta­men­te — da mol­ti anni. 
La Lega e la destra non per­do­no occa­sio­ne per dimo­stra­re l’ipocrisia e il vuo­to die­tro i loro stes­si slo­gan: tuo­na­no “Pri­ma gli ita­lia­ni!”, ma se ne dimen­ti­ca­no quan­do gli ita­lia­ni e le ita­lia­ne sono Giu­lio Rege­ni e Sil­via Romano. 
Cosa stia­mo aspet­tan­do, di pre­ci­so, ad apri­re una gran­de discus­sio­ne che coin­vol­ga tut­to il cen­tro­si­ni­stra ita­lia­no? Dicia­mo cen­tro­si­ni­stra per capir­ci, ecco, per bre­vi­tà, anche se il ter­mi­ne è poco ama­to. A mag­gior ragio­ne ades­so che c’è un qua­dro poli­ti­co nuo­vo, e una scis­sio­ne ormai in cor­so. Cosa aspet­ta il Pd, che di que­st’a­rea gran­de e for­se vaga è il mag­gio­re azio­ni­sta, a con­vo­car­la? Mistero. 
Ma per­ché spo­star­si in tram inve­ce che in auto? E’ uti­le lascia­re l’auto a casa e muo­ver­si in cit­tà seguen­do un para­dig­ma nuo­vo rispet­to al pas­sa­to? Oltre alle ben note que­stio­ni lega­te all’inquinamento da pol­ve­ri sot­ti­li e all’inquinamento sono­ro, esi­sto­no altri moti­vi che dovreb­be­ro spin­ge­re ognu­no di noi a ripen­sa­re la pro­pria mobi­li­tà, ad avvia­re un per­cor­so anche inte­rio­re dif­fe­ren­te rispet­to al passato. 
Non c’è al mon­do inno­va­zio­ne tec­no­lo­gi­ca più effi­cien­te, sicu­ra e dura­tu­ra con­tro il riscal­da­men­to glo­ba­le del­la pre­sen­za di albe­ri e ter­ri­to­ri sani, la miglio­re “tec­no­lo­gia ver­de” esi­sten­te con­tro i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci. Ecco per­ché, insie­me a #ENOIRIPIANTIAMO, abbia­mo anche una “car­tel­li­na ver­de” di pro­po­ste neces­sa­rie e pos­si­bi­li per un Gover­no del Cam­bia­men­to Climatico 
Dicias­set­te pagi­ne nel­le qua­li si riba­di­sce che nei cen­tri di deten­zio­ne libi­ci le per­so­ne ven­go­no trat­te­nu­te arbi­tra­ria­men­te e vio­len­ta­te, stu­pra­te, ven­du­te, ucci­se. I col­pe­vo­li sareb­be­ro indi­stin­ta­men­te «fun­zio­na­ri sta­ta­li, mem­bri di grup­pi arma­ti, con­trab­ban­die­ri, traf­fi­can­ti e mem­bri di ban­de criminali». 
Il dirit­to all’abitazione è il dirit­to eco­no­mi­co, socia­le e cul­tu­ra­le di ogni indi­vi­duo ad un ade­gua­to allog­gio e ripa­ro. È cita­to nel­la Dichia­ra­zio­ne Uni­ver­sa­le dei Dirit­ti dell’Uomo (art. 25) e rap­pre­sen­ta un tema car­di­ne di giu­sti­zia sociale. 
E difen­de­re da chi? Ma ovvia­men­te da popo­la­zio­ni non-euro­pee: migran­ti, afri­ca­ni e asia­ti­ci, in defi­ni­ti­va. Ancor peg­gio se musul­ma­ni. Per­ché è una cul­tu­ra bian­ca e cri­stia­na, quel­la da difen­de­re dal rischio del “metic­cia­to”.