QUADERNI

Di fron­te a chi è sem­pre più impe­gna­to a cer­ca­re alchi­mie da labo­ra­to­rio e allean­ze di ogni tipo, a pen­sa­re più alla dichia­ra­zio­ne estem­po­ra­nea che alla visio­ne di socie­tà, ad annun­cia­re pro­mes­se inve­ce che costrui­re la pro­po­sta, noi lavo­ria­mo per ren­de­re la poli­ti­ca quel­la casa in cui cia­scu­no pos­sa sen­tir­si par­te­ci­pe di con­cor­re­re al cam­bia­men­to che è neces­sa­rio impor­re al Paese. 
E men­tre per i pae­si in via di svi­lup­po, dove la pover­tà la fa da padro­na, esi­sto­no pro­gram­mi vol­ti allo sra­di­ca­men­to del­la fame e al miglio­ra­men­to del­la qua­li­tà del­la vita, gli occi­den­ta­li si gon­go­la­no nel­la loro sem­pre-meno-scon­ta­ta-opu­len­za e — seb­be­ne veda­no i peri­co­li a cui van­no incon­tro — tira­no drit­to, non curan­ti del­le distor­sio­ni cau­sa­te da scel­te indi­vi­dua­li, che si tra­du­co­no in sti­li di vita peri­co­lo­si una vol­ta aggre­ga­ti al livel­lo globale. 
Rilan­cia­mo l’ap­pel­lo del­le ONG pre­sen­ti nel Cen­tro di Acco­glien­za di Samo, col­pi­to negli scor­si gior­ni da incen­di e da una strut­tu­ra­le cri­si di sovraf­fol­la­men­to. 6000 richie­den­ti asi­lo, tra cui 300 mino­ri non accom­pa­gna­ti, han­no biso­gno di digni­tà e sicu­rez­za. Ed è com­pi­to del­l’Eu­ro­pa garantirle. 
Dopo l’as­sem­blea regio­na­le, i comi­ta­ti tosca­ni di Pos­si­bi­le han­no deci­so di soste­ne­re la pro­po­sta di rifor­ma del­la leg­ge elet­to­ra­le regio­na­le in sen­so pro­por­zio­na­le, per supe­ra­re il siste­ma noto come Toscanellum. 
Nel­la cit­tà di Bolo­gna l’emergenza abi­ta­ti­va è un male ende­mi­co che rego­lar­men­te span­de il suo seme infet­to sul­le ammi­ni­stra­zio­ni, inca­pa­ci di affron­tar­lo. La poli­ti­ca infat­ti pare iner­me di fron­te alle pro­ble­ma­ti­che e i ten­ta­ti­vi di solu­zio­ne spes­so sono peg­gio­ri dei pro­ble­mi che si pre­fig­go­no di risolvere. 
Appren­dia­mo del declas­sa­men­to dal­la fascia A a quel­la C del far­ma­co Pro­gy­no­va con un aumen­to tri­pli­ca­to del prez­zo di ven­di­ta. Una scel­ta che rite­nia­mo assur­da con­si­de­ra­to il fat­to che tale far­ma­co vie­ne usa­to nel­le tera­pie ormo­na­li sosti­tu­ti­ve in par­ti­co­la­re dal­le per­so­ne in transizione. 
La scel­ta pre­sa dal­la nostra comu­ni­tà di pro­se­gui­re il nostro cam­mi­no guar­dan­do a una lista col­le­ga­ta ai Ver­di Euro­pei è sta­ta dif­fi­ci­le, anche se in linea con il nostro per­cor­so fino a quel momen­to, e ha com­por­ta­to del­le per­di­te impor­tan­ti. Ma restia­mo con­vin­ti che sia il per­cor­so da segui­re, come sem­bra­no oggi aver rea­liz­za­to anche altri, alme­no a giu­di­ca­re dal­le dichia­ra­zio­ni che si leg­go­no sui giornali.