QUADERNI
L’inaugurazione del murale di Ravenna contro l’omobitransfobia è un ottimo segnale all’inizio dell’anno e speriamo sia di ispirazione affinchè in tutte le scuole cada il muro di omertà intorno alle questioni delle persone LGBTI
In occasione della Settimana Europea della Mobilità, abbiamo riassunto cinque proposte per la città di Alessandria, avvolta per settimane dalla caligine dei tubi di scappamento delle auto, incastrata nelle lamiere tra il traffico. Il rapporto annuale di Legambiente conferma ogni anno la nostra città tra le prime in Italia per inquinamento atmosferico. Se il grigio della nebbia la perseguita da sempre, il grigio maligno dello smog la uccide — lentamente — da molti anni.
La Lega e la destra non perdono occasione per dimostrare l’ipocrisia e il vuoto dietro i loro stessi slogan: tuonano “Prima gli italiani!”, ma se ne dimenticano quando gli italiani e le italiane sono Giulio Regeni e Silvia Romano.
Cosa stiamo aspettando, di preciso, ad aprire una grande discussione che coinvolga tutto il centrosinistra italiano? Diciamo centrosinistra per capirci, ecco, per brevità, anche se il termine è poco amato. A maggior ragione adesso che c’è un quadro politico nuovo, e una scissione ormai in corso. Cosa aspetta il Pd, che di quest’area grande e forse vaga è il maggiore azionista, a convocarla? Mistero.
Ma perché spostarsi in tram invece che in auto? E’ utile lasciare l’auto a casa e muoversi in città seguendo un paradigma nuovo rispetto al passato? Oltre alle ben note questioni legate all’inquinamento da polveri sottili e all’inquinamento sonoro, esistono altri motivi che dovrebbero spingere ognuno di noi a ripensare la propria mobilità, ad avviare un percorso anche interiore differente rispetto al passato.
Non c’è al mondo innovazione tecnologica più efficiente, sicura e duratura contro il riscaldamento globale della presenza di alberi e territori sani, la migliore “tecnologia verde” esistente contro i cambiamenti climatici. Ecco perché, insieme a #ENOIRIPIANTIAMO, abbiamo anche una “cartellina verde” di proposte necessarie e possibili per un Governo del Cambiamento Climatico
Diciassette pagine nelle quali si ribadisce che nei centri di detenzione libici le persone vengono trattenute arbitrariamente e violentate, stuprate, vendute, uccise. I colpevoli sarebbero indistintamente «funzionari statali, membri di gruppi armati, contrabbandieri, trafficanti e membri di bande criminali».
Il diritto all’abitazione è il diritto economico, sociale e culturale di ogni individuo ad un adeguato alloggio e riparo. È citato nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 25) e rappresenta un tema cardine di giustizia sociale.
E difendere da chi? Ma ovviamente da popolazioni non-europee: migranti, africani e asiatici, in definitiva. Ancor peggio se musulmani. Perché è una cultura bianca e cristiana, quella da difendere dal rischio del “meticciato”.
Non c’è al mondo innovazione tecnologica più efficiente, sicura e duratura contro il riscaldamento globale della presenza di alberi e territori sani, la migliore “tecnologia verde” esistente contro i cambiamenti climatici
Patria di Pitagora e Aristarco, a poco più di un chilometro dalla costa turca, naturale collegamento, assieme, tra le altre, a Lesbo e Chio, tra Europa e Asia e approdo di un’umanità in cerca una vita migliore per sé e per i propri figli.
In una stanza buia, lo avrebbero «forzato a spogliarsi, entrare in una vasca d’acqua, rilasciando delle scariche elettriche tramite un teaser, fino a fargli perdere i sensi». E’ questo il tenore dei racconti riportati dai media croati in questi giorni, a testimonianza della violenza che la polizia di frontiera croata esercita su rifugiati e migranti.
Eccolo il punto di governo che mettiamo a disposizione dell’esecutivo, del Presidente Conte e rispettivamente dei Ministri Elena Bonetti, Famiglie e Pari Opportunità, Lorenzo Fioramonti, MIUR, e Roberto Speranza, Salute.