QUADERNI
Firmate la petizione lanciata da Possibile che ha già raccolto 200mila firme. Possiamo dire che è già ben avviata e così chiudiamo la vicenda, concentrandoci sul contrasto alle nefandezze di Salvini
Nella scala dell’accettazione dell’omosessualità, che rappresenta la totale legittimità in ogni aspetto della vita, l’Italia si attesta ad un misero 3 su 10, ben al di sotto della soglia media OCSE. La riprova, anche statistica, del grande lavoro da fare per costruire un Paese inclusivo ed aperto alla diversità.
Il Comitato “Umanità e Progresso” Abruzzo di Possibile esprime il proprio sconcerto per la riapparizione dell’incisione “Dux” sulla Penna di Villa Santa Maria, il costone di roccia che sovrasta il piccolo comune del chietino, realizzata nel 1940 e da anni ripulita dalle polveri nei recenti lavori di riqualificazione per creare percorsi di arrampicata.
La deforestazione e la perdita delle foreste sono l’esempio perfetto del fatto che tutto si tiene, tutto è collegato e, quando si parla di clima, lo è ancora di più. Le cause stanno nello sfruttamento diretto delle risorse, ma anche nella siccità e nelle temperature elevate, così come nei fenomeni estremi come gli uragani, sempre più frequenti a causa della crisi climatica.
Si parla spesso delle conseguenze provocate sull’effetto serra, mentre non si parla abbastanza del fatto che il 70% della produzione agricola mondiale e quasi il 40% dell’acqua potabile sono destinati ad allevamenti intensivi, quindi alla produzione di carne che, soprattuto se bovina, è destinata alla parte ricca del pianeta.
I temi relativi ai mutamenti climatici ed alle migrazioni vengono affrontati separatamente, come se fossero due realtà a se stanti, stando sempre bene attenti a non metterli mai in correlazione, per una precisa scelta politica. Se si collegasse il mutamento climatico all’immigrazione, dando conto di come i due temi siano invece connessi, si dovrebbe poi giustificare il silenzio della politica su questa questione.
Siamo abituati a pensare la montagna come un luogo aspro, duro, resistente. E invece ci rendiamo conto che ghiacciai e vette sono fragili e son anch’essi indicatori di un’emergenza che ogni giorno che passa mette sempre più a rischio la nostra sicurezza. Quasi fossero colonnine di mercurio che segnano l’avvicinarsi del punto di non ritorno.
La robotica e l’intelligenza artificiale possono aiutare ad affrontare le sfide del ‘global warming’, dell’aumento incontrollato della popolazione e dell’urbanizzazione. Servono scelte politiche coraggiose.
Parlare di cambiamenti climatici, facendone comprendere gravità e complessità, è un’urgenza a cui deve rispondere chiunque decida di fare attivismo politico in questi tempi.
Una sfida epocale, alla quale l’Italia di oggi come si presenta? Con il decreto Pillon in rampa di lancio e con la nomina a ministro agli affari europei, dell’ex Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, ben noto per le sue posizioni molto conservatrici, soprattutto su temi come aborto, diritti delle donne, diritti LGBTI e richiedenti asilo.
Le dichiarazioni non sono sufficienti: occorrono azioni conseguenti. Il clima non cambierà gradualmente, per questo gli scienziati ci dicono che abbiamo 10 anni: i modelli più affidabili dicono che gli sconvolgimenti saranno improvvisi e devastanti ed irreversibili. Ne stiamo avendo un assaggio.
Là fuori sta cambiando tutto ed è un cambiamento che non prevede la sopravvivenza della nostra specie. Come triste corollario a questa incresciosa situazione c’è poi il fatto che tra coloro che sono diventati inabili al cambiamento figurano anche quelle forze (?) politiche che dovrebbero avere il cambiamento come ragione sociale