QUADERNI
Nel complesso, le tasse ambientali valgono 50 miliardi di euro l’anno, una discreta somma, pensereste. Peccato che il gettito raccolto non abbia una destinazione congrua rispetto al principio che lo genera. L’ISTAT attesta che solo l’1% circa del gettito delle imposte ambientali è destinato a finanziare spese per la protezione dell’ambiente.
Si dice che i Socialdemocratici abbiano vinto in Danimarca perché hanno adottato una linea intransigente sull’immigrazione. Ma cosa ne pensano gli scienziati politici?
Come da 10 anni succede saranno tre giorni di buona politica, dove la festa, l’impegno e l’approfondimento si incontrano con lo sguardo rivolto al futuro
Quando gli Stati Uniti furono attaccati durante la Seconda guerra mondiale nessuno chiese: “Possiamo permetterci di combattere la guerra?”. Era una questione esistenziale. Non potevamo permetterci di non combattere. Lo stesso vale per la crisi climatica.
Il nostro dovere, come cittadini, è sempre e comunque quello di difendere lo Stato di Diritto, il nostro sistema giudiziario, la nostra Costituzione, perché se salta il sistema salta, e vale, tutto.
Il costo ambientale della plastica è ampiamente noto: isole di rifiuti in mezzo agli oceani, discariche colme di imballaggi indistruttibili. Il costo sociale della plastica è invece difficilmente determinabile perché ha a che fare con una ristrutturazione intera del settore degli imballaggi, ove la plastica trova il suo principale impiego, che non è ancora chiaramente delineata nei suoi impatti più profondi.
L’incidente di domenica, in cui una nave da crociera si è schiantata contro la banchina di San Basilio, è solo una delle conseguenze del traffico delle grandi navi in Laguna. Drammatica, immediatamente visibile, di impatto mediatico ed emotivo: catalizza quindi l’attenzione dei media e delle autorità e impone un’accelerazione delle decisioni, nell’ottica di un interventismo emergenziale tipico del quadro italiano.
Confidiamo nella volontà delle istituzioni di impegnarsi a fondo verso soluzioni concrete al problema e non di partecipare ad eventi simili col solo fine di ripulire la propria immagine attraverso un greenwashing tanto efficace in campagna elettorale quanto inutile ai cittadini e alla qualità dell’ambiente in cui viviamo.
L’iniziativa è salutata con favore da tutta la comunità sostenibile italiana e sono molte le persone che si sono già attivate, postando la foto di uno dei simboli della riduzione del consumo di plastica: la loro borraccia. Qualcosa di tanto banale quanto estraneo dalle abitudini di massa: usare una borraccia significa evitare di produrre rifiuti per milioni di bottigliette ogni giorno. Se ci fermiamo un attimo a pensare, è semplicemente folle che siano così in pochi a farlo.
A scatenare la nostra indignazione è stata una delle sue ultime dichiarazioni: “il Brasile non vuole essere il paese del turismo gay, ma i turisti che vorranno fare sesso con le donne brasiliane saranno benvenuti!”. Una frase atroce, pronunciata in un paese con un enorme turismo e sfruttamento sessuale, anche di minorenni, oltre a un altissimo indice di femminicidio.
Ci sono notizie che ti riportano indietro nel tempo. Una di qualche giorno fa sulle “Sentinelle a scuola” a Cascina mi ha trasportato fino al Paleolitico Inferiore quando ero un bambino di sei anni e, amante degli Spaghetti Western che imperversavano in quel periodo, chiesi aduna vicina: ”Si studia molto per diventare cowboy?”.
La Commissione Lavori Pubblici e Ambiente del Senato ha approvato un emendamento bipartisan al decreto Sblocca Cantieri a firma di Lega, M5s, Pd e Forza Italia che prevede l’installazione delle telecamere in tutte le aule delle scuole di infanzia statali e paritarie e nelle case di cura.