QUADERNI
Dopo giorni di silenzio, alle 20.30 di ieri il Vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio ha scritto un lungo post sul caso Seawatch, ribadendo la linea dura del governo ma cercando di prendere le distanze dal collega Salvini.
Ora, anche solo l’esame del comunicato stampa è sufficiente per chiarire come non sia affatto vero che il comportamento del Governo e in particolare del ministro Salvini sia legittimo e che questo sia stato confermato dalla CEDU.
Dopo l’errore macroscopico nella compilazione dei moduli per la richiesta della cassa integrazione straordinaria, l’azienda si era accordata con i sindacati per anticipare le somme non erogate: ai circa 35 lavoratori rimasti senza occupazione e non reintegrati dall’azienda è stata assegnata una somma prendendo parte del tfr, delle ferie, delle tredicesime e della quattordicesima di ogni lavoratore.
Per ribadire a tutte e tutti che non esiste contrapposizione tra diritti civili e sociali. Oggi è il tempo di essere solidali con i riders, i lavoratori sfruttati della filiera del food-delivery e dell’economia di piattaforma.
Non è possibile accettare alcuna strumentalizzazione del Pride, che è un grande momento di festa e di rivendicazione per i diritti, la libertà, l’uguaglianza e l’inclusione di tutte e tutti.
Genova è città burbera e piuttosto rude, è una città sofferente per tanti motivi (mancanza di lavoro, viabilità inesistente…), ma che non smette di avere un grande cuore che la fa risvegliare dal torpore in cui sembra avvolta da troppo tempo, nei momenti in cui c’è bisogno di esserci.
Crisi climatica significa soprattutto crisi del modello di vita associata che gli uomini hanno evoluto soprattutto negli ultimi due secoli. Una crisi che comporta l’abbandono forzato della terra in cui si è nati, per cercare rifugio altrove, nella fascia temperata, che a sua volta si sposta e si riduce lungo i meridiani.
La lotta che lavoratrici e lavoratori stanno portando avanti riguarda tutte e tutti noi perché, se a un’azienda è concesso far valere la legge del più forte, seppur in presenza della condanna di un tribunale, che fine fa lo Stato di diritto? Altro che uno vale uno: come singoli non andiamo da nessuna parte, perciò battiamoci uniti per la dignità di tutte le persone.