QUADERNI
Il futuro è verde oppure, banalmente, non sarà. L’emergenza climatica è la questione delle questioni, che contiene tutte le altre e dalla quale tutte le altre dipendono, a partire dalla nostra lotta per l’uguaglianza. Una questione attorno alla quale poter costruire — cosa che sta già avvenendo, a dir la verità — programmi coerenti di governo, parole e discorsi nuovi, priorità chiare e riconoscibili.
La discriminazione tra il calcio femminile e quello maschile è ancora maggiore alle nostre latitudini. Ora il braccio di ferro fra Ada Hegerberg, che rinuncia alla vetrina del Mondiale, e la Federazione norvegese riaccende i riflettori sul tema. Qui in Italia oltretutto c’è stata, recentemente, una polemica anche sulle donne che commentano il calcio (che qualcuno non ‘approva’), segno che è una questione culturale che va affrontata a tutto campo.
Durante questi ultimi 20 anni, tale disposizioni è stata ignorata fino quando, pochi giorni fa, una donna residente a Bruxelles ha ricevuto la tessera elettorale in cui compare, non richiesto, anche il cognome del marito, sposato poco meno di un anno fa e di cui non ha preso il cognome legalmente, pertanto tutti i suoi documenti di riconoscimento riportano soltanto il cognome “da nubile”.