QUADERNI
Il Mediterraneo quest’anno ha visto probabilmente più morti in mare di quante ne siano mai avvenute prima. Le persone continuano a morire nel deserto del Sahara, nei lager libici o percorrendo la rotta balcanica.
Ormai siamo abituati a leggere le dichiarazioni dei politici nei momenti di crisi.
Si pongono, sotto i riflettori, a fianco di qualcuno, che sia una persona fisica, una popolazione, uno Stato sovrano, “senza se e senza ma”.
Tutta la politica mondiale deve sentirsi sulle spalle la responsabilità degli attacchi di oggi.
Lavorare per la pace significa lavorare per la giustizia, per la fine dell’occupazione e delle atrocità rappresentate in tutta la loro drammatica evidenza negli stessi rapporti dell’ONU, che la comunità internazionale rappresenta.
Il gruppo Accoglienza Possibile ha lavorato in questi mesi per creare un vademecum che risponda alla propaganda del governo. Per opporci a questa violenza con ragione, dati e competenze. All’odio razzista del governo rispondiamo rilanciando con l’accoglienza. E per questo occorre una resistenza che sia fatta di dialogo sano e informato con la comunità cittadina.
Raccontaci anche tu la tua esperienza per aiutarci a sviluppare proposte di miglioramento della normativa!
Scrivici pure un messaggio privato sui social oppure via email all’indirizzo europa@possibile.com.
Di fronte a questa situazione la richiesta di una soluzione diplomatica al conflitto non è solo figlia di un approccio geopolitico che ripudia la guerra, ma anche l’unica risposta pratica a un problema di gravità straziante.
Di fronte a una guerra che non può essere vinta da nessun lato le opzioni sono due: combattere all’infinito o far tacere le armi, sappiamo da che parte stare.
Non sarà la sovranità alimentare che garantirà accesso a cibo di qualità a fette sempre più grandi della popolazione.
E non sarà una norma che vieta produzione, utilizzo, e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici che potrà arginare i bisogni crescenti legati allo sradicamento della fame e alla riduzione dei fattori che aggravano l’emergenza climatica.
Sumar raccoglie le forze politiche della sinistra spagnola. Possiamo dare il nostro contributo, in questi giorni decisivi, anche perché in Spagna vivono centinaia di migliaia di italiane e di italiani, che possono partecipare attivamente alla campagna.