QUADERNI
Una situazione che sta diventando molto complessa e difficilmente gestibile a causa del numero sempre più cospicuo di certificazioni mediche che attestano le innumerevoli forme di questo disturbo
La sala operativa di Roma, così come quell’ufficiale svizzero, sta condannando 108 persone alla possibilità di essere recluse, violentate, picchiate, torturate. Perché in Libia, ai migranti, succede questo. E non si capisce per quale altra ragione dovrebbero imbarcarsi su gommoni affollatissimi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, e di morire facendolo, se non per scappare da questo orrore.
È troppo tardi. Lo dico non con rassegnazione, ma con l’arrabbiatura di chi – e siamo tanti, ma non abbastanza – da tempo denunciava il presentarsi di un nuovo fascismo, mentre gli altri – tanti – ridevano, alzavano le spalle, minimizzavano.
Il Governo del cambiamento ha deciso di compiere un ulteriore passo verso l’innovazione nel nostro Paese. Questa volta, tocca all’Università: da alcuni giorni, l’idea lanciata dall’Esecutivo giallo-verde è quella dell’introduzione del cosiddetto prestito d’onore, l’indebitamento studentesco, al fine (così si dice) di favorire l’ingresso agli studi universitari anche ai redditi più bassi. Peccato che questa ipotetica misura rischi di portare il livello della nostra formazione superiore indietro di almeno trent’anni.
Appare sconsolante apprendere dal Ministro Bussetti in un’intervista rilasciata il 22 luglio scorso al “Messaggero”, che su un patrimonio di circa 40.000 edifici scolastici nelle competenze di vari enti locali, quasi il 40% non possiede il collaudo statico delle strutture e meno del 50% possiede il certificato di agibilità e/o quello di prevenzione incendi.
Continua l’odissea e il disumano scandalo della Sarost 5: da domenica 15 luglio, quaranta migranti e l’equipaggio della nave stanno vagando nel Mediterraneo senza aiuti e in assenza di beni di primissima necessità, situazione che sta sottoponendo le persone che si trovano a bordo a condizioni gravissime
Il Global Gender Gap Report 2017 presentato a Davos, ci ha mostrato un quadro poco rassicurante: l’indice che misura lo scarto tra uomini e donne pone l’Italia all’82° posto su 144 Paesi.
A Verona si prepara un nuovo attacco all’autodeterminazione e alla libertà delle donne: il consiglio Comunale è infatti chiamato a discutere due mozioni anacronistiche e antistoriche che di fatto svuotano la legge 194 e istituiscono il “cimitero dei bambini non nati”
La centralità delle competenze è qualcosa di molto diverso da quanto gran parte della politica, generalmente ignorante di didattica, scienza, educazione legislazione e realtà scolastica, ha narrato e rappresentato in questi ultimi anni