QUADERNI

A tut­te le per­so­ne che ci han­no chie­sto in que­ste set­ti­ma­ne se Pos­si­bi­le sarà pre­sen­te alle ele­zio­ni del 25 set­tem­bre pos­sia­mo dare una rispo­sta. E la rispo­sta — sia­mo feli­ci di annun­ciar­lo — è sì. Ieri pome­rig­gio, insie­me ad Ange­lo Bonel­li per Ver­di-Euro­pa Ver­de e Nico­la Fra­to­ian­ni per Sini­stra Ita­lia­na, abbia­mo fir­ma­to per il depo­si­to del sim­bo­lo di Pos­si­bi­le in col­le­ga­men­to a quel­lo del­la lista Allean­za Ver­di-Sini­stra, dan­do segui­to alla vota­zio­ne del­la nostra comunità. 
Ci inte­res­sa che le solu­zio­ni alla cri­si cli­ma­ti­ca sia­no asso­cia­te alla soste­ni­bi­li­tà socia­le. Per far­lo occor­ro­no scel­te poli­ti­che: per­ché la scien­za entri nel­la poli­ti­ca, occor­re che anche la poli­ti­ca entri nel­la scien­za. Chi por­ta avan­ti le bat­ta­glie, da entram­be le par­ti, deve esse­re in gra­do di vede­re l’in­te­ro quadro. 
Esi­sto­no momen­ti sto­ri­ci dove i Sapiens han­no impa­ra­to a leg­ge­re in manie­ra accor­ta il veri­fi­car­si di deter­mi­na­ti avve­ni­men­ti, pur­trop­po que­sto non è uno di quei momen­ti. Si met­ta il cli­ma e la lot­ta al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co in cima alla lista del­le prio­ri­tà. Dob­bia­mo pren­de­re del­le deci­sio­ni, ora, pri­ma che sia trop­po tardi. 
È un erro­re col­lo­ca­re la gasie­ra in por­to, mor­ti­fi­can­do anni di poli­ti­che eco­no­mi­che che guar­da­no altro­ve, con lun­gi­mi­ran­za. È un erro­re pen­sa­re che il vole­re del­la Nazio­ne non sia il vole­re dei suoi cit­ta­di­ni, di colo­ro che subi­ran­no le diret­te con­se­guen­za di que­ste decisioni. 
I pri­mi risul­ta­ti del­la rifor­ma del lavo­ro intro­dot­ta dal Real Decre­to-ley 32/2021 fan­no spe­ra­re in un pas­so avan­ti ver­so il supe­ra­men­to del­la radi­ca­ta pre­ca­rie­tà lavo­ra­ti­va del­la Spa­gna. A pochi mesi dall’approvazione del decre­to, si sono veri­fi­ca­ti infat­ti otti­mi risul­ta­ti in ter­mi­ni di cre­sci­ta del­le assun­zio­ni con con­trat­to a tem­po inde­ter­mi­na­to, che sono pas­sa­te dall’essere il 10% del tota­le (dicem­bre 2021) al 48% in apri­le. Que­sti sono indub­bia­men­te dati posi­ti­vi che però van­no valu­ta­ti atten­ta­men­te, sen­za lasciar­si anda­re ad ecces­si­vi entusiasmi. 
Se aves­si­mo legi­sla­to­ri degni di que­sto nome, che non fos­se­ro ostag­gio di scel­te poli­ti­che inte­res­sa­te ma pro­du­ces­se­ro nor­me nell’interesse dei cit­ta­di­ni, avrem­mo anche mol­ti meno pro­ble­mi. Se c’è una pos­si­bi­li­tà di miglio­ra­re la giu­sti­zia, la stra­da è solo e uni­ca­men­te quel­la di sce­glie­re meglio i parlamentari.