QUADERNI

Ago­sto è ini­zia­to e con esso il mese di vacan­ze per mol­ti ita­lia­ni — o alme­no quel­li che pos­so­no per­met­ter­se­le — men­tre in rete con­ti­nua­no la pro­pa­gan­da raz­zi­sta e le spa­ra­te quo­ti­dia­ne del mini­stro del­l’In­fer­no: noi intan­to ci dia­mo appun­ta­men­to sin d’o­ra a Tori­no, per un 8 set­tem­bre #Anti­fa, nel sen­so ovvia­men­te di anti­fa­sci­sta ma anche di antifake. 
Una situa­zio­ne che sta diven­tan­do mol­to com­ples­sa e dif­fi­cil­men­te gesti­bi­le a cau­sa del nume­ro sem­pre più cospi­cuo di cer­ti­fi­ca­zio­ni medi­che che atte­sta­no le innu­me­re­vo­li for­me di que­sto disturbo 
La sala ope­ra­ti­va di Roma, così come quel­l’uf­fi­cia­le sviz­ze­ro, sta con­dan­nan­do 108 per­so­ne alla pos­si­bi­li­tà di esse­re reclu­se, vio­len­ta­te, pic­chia­te, tor­tu­ra­te. Per­ché in Libia, ai migran­ti, suc­ce­de que­sto. E non si capi­sce per qua­le altra ragio­ne dovreb­be­ro imbar­car­si su gom­mo­ni affol­la­tis­si­mi nel ten­ta­ti­vo di attra­ver­sa­re il Medi­ter­ra­neo, e di mori­re facen­do­lo, se non per scap­pa­re da que­sto orrore. 
È trop­po tar­di. Lo dico non con ras­se­gna­zio­ne, ma con l’arrabbiatura di chi – e sia­mo tan­ti, ma non abba­stan­za – da tem­po denun­cia­va il pre­sen­tar­si di un nuo­vo fasci­smo, men­tre gli altri – tan­ti – ride­va­no, alza­va­no le spal­le, minimizzavano. 
Il Gover­no del cam­bia­men­to ha deci­so di com­pie­re un ulte­rio­re pas­so ver­so l’innovazione nel nostro Pae­se. Que­sta vol­ta, toc­ca all’Università: da alcu­ni gior­ni, l’idea lan­cia­ta dall’Esecutivo gial­lo-ver­de è quel­la dell’introduzione del cosid­det­to pre­sti­to d’onore, l’indebitamento stu­den­te­sco, al fine (così si dice) di favo­ri­re l’ingresso agli stu­di uni­ver­si­ta­ri anche ai red­di­ti più bas­si. Pec­ca­to che que­sta ipo­te­ti­ca misu­ra rischi di por­ta­re il livel­lo del­la nostra for­ma­zio­ne supe­rio­re indie­tro di alme­no trent’anni.
Appa­re scon­so­lan­te appren­de­re dal Mini­stro Bus­set­ti in un’intervista rila­scia­ta il 22 luglio scor­so al “Mes­sag­ge­ro”, che su un patri­mo­nio di cir­ca 40.000 edi­fi­ci sco­la­sti­ci nel­le com­pe­ten­ze di vari enti loca­li, qua­si il 40% non pos­sie­de il col­lau­do sta­ti­co del­le strut­tu­re e meno del 50% pos­sie­de il cer­ti­fi­ca­to di agi­bi­li­tà e/o quel­lo di pre­ven­zio­ne incendi. 
Con­ti­nua l’o­dis­sea e il disu­ma­no scan­da­lo del­la Saro­st 5: da dome­ni­ca 15 luglio, qua­ran­ta migran­ti e l’e­qui­pag­gio del­la nave stan­no vagan­do nel Medi­ter­ra­neo sen­za aiu­ti e in assen­za di beni di pri­mis­si­ma neces­si­tà, situa­zio­ne che sta sot­to­po­nen­do le per­so­ne che si tro­va­no a bor­do a con­di­zio­ni gravissime