QUADERNI
Ogni volta che scrivete «di questo non ne parla nessuno», ignorando chi invece ne parla, state facendo un pessimo servizio non certo a quella persona, ma a quell’argomento, di cui — anche grazie a voi — si continuerà a non parlare abbastanza. Però, vuoi mettere la soddisfazione?
L’Italia partecipa attivamente alla distruzione dei fondamenti costitutivi dell’Unione Europea giocando alla guerra dell’ultimo sconto fiscale, a cui tanti partecipano e in cui tutti perdono (gettito), risorse che giocoforza verranno sottratte al welfare.
Aderiamo senza esitazione alcuna alla stagione dei Pride 2018 portando con noi le battaglie che ci contraddistinguono ormai da anni
Grazie alla sentenza del Consiglio di Stato gli studenti del biennio dei licei musicali riavranno la seconda ora di strumento prevista dal piano di studi, indebitamente sottratta dal Miur per risparmiare risorse.
«Caro Mario, lo “ius soli” non è la priorità mia, né degli italiani. Buon lavoro, e divertiti, dietro al pallone». E faccina sorridente. Tra le prime invettive del neoministro dell’Interno — che ha prestato giuramento con tanto di braccialetto del Milan al polso, giusto per stare in tema di pacchia e pallone — c’è il commento ad alcune dichiarazioni rilasciate da Mario Balotelli.
Emerge ora tutta la contraddizione dei nuovi sovranisti, che si rafforzano a vicenda con la retorica dell’odio e dei muri, per poi accorgersi che quei muri li mettono gli uni contro gli altri.
Lanciamo un appello all tv di Stato — aggiungono Brignone e Morace — per consentire la trasmissione della partita su Rai 1: il calcio non è solo quello maschile, ma esiste un movimento complessivo di grande valore che difende i colori azzurri.
Riposa in pace, caro fratello Sacko. Non vorrei mai vivere in un paese in cui qualcuno si sentisse libero di sparare ad un’altra persona indifesa, considerandola un’intrusa. Ma evidentemente accettando che venga ridotta in schiavitù e sfruttata dalle agromafie nostrane.
Stupisce che nella ridefinizione dell’assetto urbano della città sembri molto spesso mancare una qualsiasi visione di insieme di ciò che nella città già esiste, prevedendo così piani di intervento che non stravolgano il tessuto urbano bensì lo sappiano valorizzare e trasformare a partire dall’esistente.
Noi siamo sempre stati unitari, da prima ancora di essere Possibile. Ma unità non vuole dire annullarsi, o chiedere a qualcuno di farlo, vuol dire valorizzare e potenziare le capacità di ciascuno, trovando un linguaggio comune, per crescere tutti.