QUADERNI

Appe­na tor­na­to in tv non ha par­la­to del ton­fo del Pd e del­la sini­stra tut­ta: ha ripre­so a dare la col­pa al siste­ma che non fun­zio­na, rilan­cian­do di nuo­vo le rifor­me isti­tu­zio­na­li con un siste­ma mono­ca­me­ra­le e leg­ge elet­to­ra­le con bal­lot­tag­gio. Pro­prio quel­lo che gli elet­to­ri han­no sono­ra­men­te bocciato 
Il con­gres­so di Pos­si­bi­le entra nel vivo, con il depo­si­to del­le mozio­ni e del­le rela­ti­ve can­di­da­tu­re alla segre­te­ria e le liste col­le­ga­te, e le riu­nio­ni dei comi­ta­ti, che si potran­no svol­ge­re in tut­ta Ita­lia da oggi e per le pros­si­me due set­ti­ma­ne, fino al 6 maggio. 
Si avvi­ci­na il 25 apri­le e que­st’an­no sem­bra, come mai pri­ma d’o­ra, una festa che divi­de il pae­se. Si appro­fon­di­sce, in que­sto sen­so, anche il sol­co tra asso­cia­zio­ni anti­fa­sci­ste e i rap­pre­sen­tan­ti pro tem­po­re di diver­se isti­tu­zio­ni locali. 
Pos­si­bi­le, con il suo Mani­fe­sto, ha avan­za­to da tem­po una det­ta­glia­ta pro­po­sta per arri­va­re alla pro­gres­si­vi­tà fisca­le con un’e­qua redi­stri­bu­zio­ne del­le risor­se: biso­gna par­ti­re dal­l’in­ter­ven­to sul­l’im­po­sta di dona­zio­ne e suc­ces­sio­ne. Che in Ita­lia è alla stre­gua di un para­di­so fiscale