QUADERNI

Ricor­re la set­ti­ma gior­na­ta nazio­na­le del Fioc­chet­to Lil­la, dedi­ca­ta alle pato­lo­gie da distur­bi del com­por­ta­men­to alimentare. 
Il Comi­ta­to Asti Pos­si­bi­le segue da vici­no la vicen­da ed espri­me pie­na soli­da­rie­tà alle due don­ne vit­ti­me di vio­len­za omo­fo­bi­ca non­ché alle asso­cia­zio­ni LGBTI loca­li (Nuo­vi Dirit­ti Cgil e Love is Love Arci­gay) che stan­no seguen­do il caso. 
La fra­ter­ni­tà, quel ter­zo prin­ci­pio rivo­lu­zio­na­rio che accom­pa­gna la liber­tà e l’uguaglianza che dimen­ti­chia­mo sem­pre e che voglia­mo rimet­te­re al cen­tro del­la nostra azio­ne poli­ti­ca. Libe­ri, Ugua­li e Fra­ter­ni, potrem­mo dire. 
Non han­no ragio­ne Sal­vi­ni, FN o Casa­Pound, poi­ché qual­sia­si for­ma di raz­zi­smo è da con­dan­na­re fer­ma­men­te e con deci­sio­ne, ma la sini­stra dovrà esse­re più inci­si­va, quan­do si par­la di dise­gua­glian­ze, tute­la del lavo­ro e pover­tà, altri­men­ti le destre avan­ze­ran­no inesorabilmente 
Il mini­ste­ro degli Este­ri, Ange­li­no Alfa­no, e la mini­stra del­la Dife­sa, Rober­ta Pinot­ti, devo­no chia­ri­re se inten­do­no pro­se­gui­re in Niger con la poli­ti­ca di ester­na­liz­za­zio­ne dei con­fi­ni che già nel caso del­la Libia ha com­por­ta­to, e sta com­por­tan­do, il sacri­fi­cio dei dirit­ti uma­ni di richie­den­ti asi­lo e di per­so­ne vulnerabili 
Con la con­sa­pe­vo­lez­za che ser­va una con­ver­gen­za ampia del­le for­ze di sini­stra ed eco­lo­gi­ste attor­no ad una visio­ne comu­ne del futu­ro del­le nostre socie­tà, a par­ti­re da bat­ta­glie mol­to con­cre­te da por­ta­re avan­ti insieme 
Ho tro­va­to la chia­ve di que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le oggi, per puro caso, in un arti­co­lo su un gior­na­le di Biel­la, cit­tà dove sono nato e can­di­da­to, un arti­co­lo non di cro­na­ca poli­ti­ca ma nera. Il tito­lo dice già mol­to: “Due noma­di arre­sta­te dal­la poli­zia duran­te un fur­to in casa”. 
Al di là del­le diver­se posi­zio­ni emer­se sul tema del­la gra­tui­tà, var­reb­be la pena di get­ta­re uno sguar­do, già a legi­sla­zio­ne vigen­te, sul­la situa­zio­ne di ille­ga­li­tà dif­fu­sa in cui ver­sa da anni la mag­gior par­te degli ate­nei italiani