Quattro campagne, quattro siti attraverso i quali mobilitarsi

Dei siti catalizzatori delle energie di chi vuol spendersi per una determinata battaglia: che sia un riders di Bologna o un attivista dei diritti umani di Taranto, un docente di Pavia o un comitato romano di Possibile

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quat­tro temi, quat­tro cam­pa­gne per le qua­li mobi­li­tar­si. A cam­pa­gna elet­to­ra­le anco­ra in cor­so, Pos­si­bi­le guar­da­va già a quan­to sareb­be suc­ces­so dopo e a quan­to, al di là dei nostri con­fi­ni (in tut­ti i sen­si), sta­va già avvenendo.

Lavo­ret­ti e giu­sta paga, siste­ma di acco­glien­za, tor­tu­re in Libia e lot­ta alla dif­fu­sio­ne del­le armi: que­sti i temi attor­no ai qua­li ruo­ta­no quat­tro mini-siti paral­le­li al sito del par­ti­to. Per­ché chiun­que fos­se inte­res­sa­to, come iscrit­to, come comi­ta­to, come atti­vi­sta e non tes­se­ra­to, pos­sa con­tri­bui­re. Dei siti cata­liz­za­to­ri del­le ener­gie di chi vuol spen­der­si per una deter­mi­na­ta bat­ta­glia: che sia un riders di Bolo­gna o un atti­vi­sta dei dirit­ti uma­ni di Taran­to, un docen­te di Pavia o un comi­ta­to roma­no di Possibile.

La par­te­ci­pa­zio­ne è aper­ta a tut­ti, con lo sco­po di discu­te­re, di tro­va­re solu­zio­ni ed ela­bo­ra­re pro­po­ste, oltre che di tener­ci infor­ma­ti a vicen­da (sugli epi­so­di di vio­len­za, ad esem­pio, di cui si par­la trop­po poco) e anche — per­ché no — indi­gnar­ci, far sape­re agli altri la nostra rab­bia di fron­te alle tor­tu­re libi­che tol­le­ra­te dall’Italia.

  • Voisapete.it — L’in­dif­fe­ren­za uccide
  • GiustaPaga.it — Aiu­ta­ci a com­bat­te­re lo sfrut­ta­men­to del lavo­ro e del­le persone
  • NoEmergenza.it — Per un’ac­co­glien­za uma­na e rigorosa
  • AddioAlleArmi.it — Con­tro la vio­len­za in ogni sua forma
Segui­te­li. Ma soprat­tut­to par­te­ci­pa­te, e mobi­li­ta­te­vi, così come è nel­lo spi­ri­to di Pos­si­bi­le.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.