Quel che succede a Crotone è incredibile

A una settimana dal voto non ancora tutte le sezioni sono state scrutinate e l'analisi del voto si sta esaurendo nella sola conta delle preferenze, tra episodi preoccupanti e atti di inciviltà.

Quan­do dice­va­mo che la pri­ma rispo­sta da dare non era tan­to il pro­gram­ma di gover­no del­la cit­tà, non inten­de­va­mo elu­de­re una visio­ne ammi­ni­stra­ti­va. Tutt’altro. Quel­lo che ci pre­me­va e ci pre­me è con chi e come quel dato pro­gram­ma si rea­liz­za. Che maga­ri è bana­le, però è fondamentale.

Per­ché, così, tan­to per capi­re meglio, abbia­mo pre­so il pro­gram­ma 2011 del cen­tro­si­ni­stra (poi vin­cen­te) e sia­mo riu­sci­ti a cal­co­la­re la per­cen­tua­le del­la sua rea­liz­za­zio­ne: 6%. E allo­ra giù con la pra­ti­ca del­lo “sca­ri­ca bari­le”: il pat­to di sta­bi­li­tà, l’Europa, la cri­si eco­no­mi­ca mon­dia­le. E maga­ri pure gli alie­ni che ogni tan­to ven­go­no a fare cer­chi nel gra­no. Indub­bia­men­te quel­li son pro­ble­mi ogget­ti­vi, ma Cro­to­ne non ha uti­liz­za­to nean­che le risor­se extra, le ha uti­liz­za­te male o dila­zio­na­te ecces­si­va­men­te nel tem­po fino al pun­to di per­der­le o smar­rir­ne il fine. Per esse­re bene­vo­li. Le royal­ties del meta­no, la con­ven­zio­ne con Eni, i fon­di euro­pei e non solo: nes­sun risul­ta­to visi­bi­le. Qual­che cola­ta di cemen­to, qual­che rat­top­po via­rio e le soli­te gare a rin­cor­re­re emer­gen­ze. Null’altro.

Dun­que, il “con chi” e il “come” diven­ta­no più impor­tan­ti del “cosa”. Che non è uno scon­tro tra sigle e ban­die­re ma una vera e pro­pria scel­ta poli­ti­ca. Un obiet­ti­vo che va oltre i par­ti­ti e le per­cen­tua­li e si riflet­te sul tes­su­to socio-cul­tu­ra­le pri­ma che eco­no­mi­co del­la nostra città.

Si dice che le imma­gi­ni ren­da­no più del­le paro­le e allo­ra ne scel­go due: quel­la del sito del Mini­ste­ro dell’Interno che sui risul­ta­ti ammi­ni­stra­ti­vi per Cro­to­ne, dopo 5 gior­ni dal voto, si è fer­ma­ta a 64/73 sezio­ni scru­ti­na­te; e quel­la del­la deva­sta­zio­ne di sim­bo­li dive­nu­ti impre­scin­di­bi­li per la comu­ni­tà, ovve­ro le tar­ghe in memo­ria dei giu­di­ci Fal­co­ne e Bor­sel­li­no e degli agen­ti di scor­ta, distrut­te da mani ano­ni­me in disprez­zo del­la lega­li­tà e del vive­re comu­ne. Due imma­gi­ni che ci dan­no il sen­so di ciò di cui la poli­ti­ca qui non è riu­sci­ta a occu­par­si, figu­ria­mo­ci a risol­ve­re. E non mi pare di scor­ge­re inver­sio­ni di rot­ta, al di là del­la bel­la impa­gi­na­zio­ne elet­to­ra­li­sti­ca dei programmi.

A que­sta lati­tu­di­ne l’analisi del voto si esau­ri­sce nel con­trol­lo del­le pre­fe­ren­ze, sezio­ne per sezio­ne, di chi ci ha tra­di­to e chi no. E ancor pri­ma, la ricer­ca del con­sen­so in raris­si­mi casi diven­ta con­fron­to e dia­let­ti­ca politica.

Una cit­ta­di­na con cir­ca 50mila elet­to­ri, diver­si fuo­ri sede per stu­dio e lavo­ro, con un pre­oc­cu­pan­te livel­lo di disoc­cu­pa­zio­ne, ha pre­sen­ta­to ben 9 can­di­da­ti sin­da­co, 25 liste e 756 can­di­da­ti. Un nume­ro infi­ni­to di liste civi­che, nel­la sola coa­li­zio­ne del cen­tro­si­ni­stra 5 su 7, tut­te dira­ma­zio­ni del PD o di quei grup­pi che ruo­ta­no intor­no a esso. Così fini­sce che den­tro ci tro­vi di tut­to. Nel mez­zo, per cari­tà, anche tan­ti gio­va­ni volen­te­ro­si e in buo­na fede, il cui uti­liz­zo però, in qual­che caso, è stru­men­ta­le all’ele­zio­ne di que­sto o quel­lo che così “il refe­ren­te” è cer­to di met­te­re in con­si­glio una sua rap­pre­sen­tan­za. E via con i brac­ci di ferro.

Mai come quest’anno si è avu­ta la per­ce­zio­ne che qual­co­sa di stra­no stes­se avve­nen­do: gran con­fu­sio­ne ai seg­gi, un via vai infi­ni­to all’ufficio elet­to­ra­le per dupli­ca­re la tes­se­ra smar­ri­ta, 30 assen­ti tra pre­si­den­ti di seg­gio e scru­ta­to­ri; scru­ti­ni avve­nu­ti in mol­ti casi alla pre­sen­za di can­di­da­ti ner­vo­si (si fa per dire). E anco­ra, lo stra­no caso del­la luce che sal­ta per ore in un seg­gio di peri­fe­ria sen­za riscon­tro del gua­sto da par­te di Enel, minac­ce che vola­no sui voti nul­li. Un cli­ma di ten­sio­ne socia­le non giu­sti­fi­ca­bi­le. For­se, però, prevedibile.

“Fan­ta­sie cittadine”?

Eppu­re qual­co­sa non ha fun­zio­na­to e non fun­zio­na: 10 sezio­ni han­no ter­mi­na­to lo spo­glio dopo cin­que gior­ni in Tri­bu­na­le sen­za dati cer­ti sul­le pre­fe­ren­ze. Il bal­lot­tag­gio tut­ta­via è defi­ni­to: Pd con­tro il suo alter ego, che poi però la regio­ne la gover­na­no insieme.

Ma i con­ti però non tor­na­no. Lo denun­cia il Cen­tro di ela­bo­ra­zio­ne dati del Comu­ne di Cro­to­ne segna­lan­do alla Pre­fet­tu­ra l’incongruenza tra i voti con­teg­gia­ti e quel­li ver­ba­liz­za­ti. Insom­ma, ce n’è abba­stan­za per pre­ten­de­re una veri­fi­ca e un nuo­vo con­teg­gio di tut­te le sche­de e, con­si­de­ra­te le tan­te ano­ma­lie regi­stra­te e in qual­che caso denun­cia­te, c’è da aspet­tar­si qual­co­sa di più di una sem­pli­ce pun­tua­liz­za­zio­ne amministrativa.

Quell’altissima affluen­za ai seg­gi ci face­va spe­ra­re, pur non aven­do par­te­ci­pa­to alla com­pe­ti­zio­ne elet­to­ra­le, in una ritro­va­ta par­te­ci­pa­zio­ne popo­la­re. Ho dovu­to dar ragio­ne a un ami­co che mi invi­ta­va a inda­gar­ne bene la “stra­nez­za”.  Ripiom­ban­do in quel­la nostra sof­fer­ta valu­ta­zio­ne “che non vi fos­se­ro le con­di­zio­ni”. Ora, non ci resta che auspi­ca­re ven­ga­no dis­si­pa­te le nubi inquie­tan­ti su que­ste ammi­ni­stra­ti­ve.

Fos­si sta­ta can­di­da­ta non avrei avu­to esi­ta­zio­ni nel sol­le­ci­ta­re e ren­der­mi dispo­ni­bi­le a una veri­fi­ca atten­ta e com­ple­ta di tut­ti i voti.

Il dub­bio non è mai un buon ini­zio. Da nes­su­na par­te si cominci.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.