“Una sentenza che segna un punto importante nel contrasto culturale e giuridico al razzismo. Il senatore Roberto Calderoli è stato condannato a 18 mesi per aver definito ‘orango’ l’ex ministra Kyenge. Esprimo quindi grande soddisfazione, a nome di tutta la comunità di Possibile, per un pronunciamento che pone un limite preciso all’uso delle parole: in questo caso si tratta di epiteti ingiuriosi davvero terribili. Calderoli pronunciò parole da ‘cattivo maestro’ ed è prezioso che questo non passi nel silenzio e anzi ci sia una sanzione”. Lo dichiara Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Bergamo.
“Anche la tempistica — aggiunge Maestri — è incoraggiante: proprio mentre la Lega cerca di giustificare il razzismo negli stadi, la Giustizia pone un argine preciso. Il discorso del sottosegretario Giorgetti sull’ordine pubblico da salvaguardare, in presenza di cori discriminatori, descrive bene la cultura leghista. Ed è chiara anche negli esponenti che vengono descritti, in maniera alquanto fantasiosa, come moderati”.