Anche se gli abusi sessuali contro i minori non sono un fenomeno nuovo, neanche dal punto di vista legislativo, purtroppo ci sono ancora molte situazioni pregiudizievoli per i minori che non sono state riconosciute, o comunque dove essi non sono stati tutelati in modo tale da ottenere una “protezione reale”. È importante che anche il diritto riconosca che gli adulti hanno dei doveri nei confronti dei minori, sia che questi ultimi sono portatori di diritti che non solo devono essere rispettati, ma devono anche essere concretamente attuati.
La normativa attuale presenta un enorme vuoto legislativo per quanto riguarda il profilo inerente alla tutela dei minori, poiché il codice penale prevede che, per quanto attiene alle violenze o agli abusi ai danni di minori tra i dieci e i quattordici anni, il reato non sia perseguibile d’ufficio, poiché è prevista la necessaria querela di parte. La denuncia dovrebbe essere fatta dalla persona cui il bambino ha raccontato dell’abuso subito. Spesso, però, l’estrema delicatezza e difficoltà del procedimento penale per fatti di abuso sessuale crea tra gli operatori sociali e coloro che stanno in contatto con i bambini una forte riluttanza ad adire l’autorità penale.
Poiché i reati di abuso sui minori registrano una crescita esponenziale e i casi che emergono rappresentano solo la punta di un iceberg, proprio a causa della possibilità che tale denuncia non sia sporta, lasciando impunito il compimento di un reato sessuale contro un minore, nasce la nostra proposta di legge, con la quale ci si propone di perseguire il reato d’ufficio, quindi rendere più efficace l’azione di prevenzione repressione del reato per quei minori tra i dieci e i quattordici anni che subiscono violenza.
LEGGI LA PROPOSTA DI LEGGE A PRIMA FIRMA BRIGNONE
(Il testo sarà disponibile a breve anche sul sito della Camera).