“Il reddito di cittadinanza, che in realtà non si capisce come sia ideato, parte con il piede sbagliato. Il vicepresidente del Consiglio Di Maio chiede che sia destinato solo gli italiani, in violazione della legge. Il Testo Unico sull’Immigrazione garantisce infatti ai lavoratori stranieri, regolarmente soggiornanti nel suo territorio, parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani. Significa che qualsiasi provvedimento, compreso il presunto reddito di cittadinanza, non può infrangere questo principio. Non a caso il Reddito di inclusione, varato nella scorsa legislatura, pur con i suoi limiti aveva precise condizioni riguardo ai lavoratori extracomunitari”. Lo dichiara Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando le parole di Di Maio.
“Da un punto di vista politico — aggiunge Maestri — l’annuncio di Di Maio è l’ennesimo inchino a Salvini, il vero capo del governo. Il Movimento 5 Stelle accetta ogni dettame della Lega. Anche sulle promesse che aveva sbandierato per anni, anche prima della campagna elettorale. Ormai a Di Maio manca solo la felpa”.